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La guerra che mette a rischio i mercati non è quella tra USA e Corea del Nord, ma un’altra
venerdì 18 agosto 2017, di
Nonostante l’ipotesi di una guerra nucleare tra Corea del Nord e Stati Uniti si faccia sempre più concreta, sembra essere un altro il conflitto che preoccupa gli analisti. Pochi giornali ne danno notizia, al telegiornale nessuno - o quasi - ne parla; eppure quanto sta succedendo nel piccolo stato montuoso del Bhutan rappresenta un’insidia per l’economia mondiale, specialmente per la stabilità dei mercati asiatici.
Qui da diversi mesi è stata tracciata una linea di confine sorvegliata da migliaia di soldati che in più di un’occasione sono arrivati a fronteggiarsi in uno scontro a fuoco.
Non si tratta di un numero ingente di forze in campo, ma a preoccupare gli analisti c’è il fatto che questo potrebbe essere il preludio ad un conflitto su larga scala tra due grandi potenze nucleari.
A contendersi il territorio montuoso del Bhutan, infatti, sono Cina e India e qualora le due potenze dovessero dare inizio ad una vera e propria guerra le conseguenze sui mercati potrebbero essere enormi (come confermato dagli esperti Shailesh Kumar Asia e Kelsey Broderick, della società di consulenza Eurasia Group).
Quali cause hanno dato inizio allo scontro? Perché il conflitto tra Cina e India preoccupa più di quello - eventuale - tra Corea del Nord e Stati Uniti? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla guerra che potrebbe sconvolgere l’economia internazionale.
Le cause del conflitto tra Cina e India
Il Bhutan è un piccolo stato - densità di circa 47.000 chilometri quadrati - che si trova sulla catena himalayana. Confina al Nord con la Cina e al Sud con l’India e da qualche mese a questa parte è sede di un conflitto tra queste due potenze.
Questo perché tra il confine himalayano cinese, lo stato indiano del Sikkim e appunto il Bhutan c’è un piccolo pezzo di terra conteso da diversi anni; da giugno 2017 però il governo cinese ha scelto di passare all’azione decidendo di costruire una strada sul territorio conteso. Il Bhutan così ha deciso di chiedere aiuto all’India - storica alleata - e da allora gli eserciti delle due potenze si scontrano per contendersi la parte contesa sull’altopiano himalayano.
La paura è che questo possa essere il preludio ad uno scontro totale tra le due potenze; secondo il ricercatore senior di Chatham House - Gareth Price - infatti la Cina punta ad affermare la propria egemonia nell’area asiatica, mentre allo stesso tempo l’India vuole essere trattata da pari. D’altronde le ambizioni dell’India sono alla pari se non superiori a quelle cinesi e non potrebbe essere altrimenti per uno Stato che complessivamente supera gli 1,3 miliardi di abitanti con un tasso di crescita superiori a quelli della Cina.
Quindi, qualora la guerra dovesse allargarsi per i due paesi le conseguenze economiche sarebbero “enormi”, così come le ripercussioni sui mercati asiatici.
Cosa dobbiamo aspettarci per l’immediato futuro? Probabilmente nel breve periodo le due potenze troveranno una soluzione per mettere fine al conflitto nel Bhutan, ma il rapporto ormai è logoro ed è facile che presto si accenderanno altri focolai sul territorio asiatico.
La situazione quindi non è delle più semplici anche perché complessivamente i due Paesi contano 3 miliardi di abitanti, oltre il 40% di tutta la popolazione mondiale. Senza dimenticare che al conflitto tra i due Paesi potrebbero aggiungersi altre super potenze, come il Giappone, gli Stati Uniti e la Russia, quest’ultima vecchia alleate dell’India.
La Corea del Sud rassicura il mondo: niente conflitto tra gli Usa e Pyongyang
Mentre gli analisti cominciano a volgere lo sguardo sul conflitto Cina-India, da Seul arrivano rassicurazioni in merito allo scontro tra Corea del Nord e Stati Uniti.
Il presidente della Corea Del Sud Moon Jae-In ha dichiarato che non ci saranno scontri sulla penisola coreana, poiché tra USA e Corea del Sud c’è un patto che consente a quest’ultima di porre il veto su una possibile azione militare statunitense sul loro territorio.
Moon ha confermato che “impedirà la guerra ad ogni costo”, anche se le notizie che arrivano dalla Nord Corea sono poco rassicuranti per la stabilità globale.
Speriamo che le promesse del leader sudcoreano verranno mantenute; anche perché adesso che anche Cina e India sono ai ferri corti un eventuale conflitto tra USA e Corea del Nord potrebbe avere dei risvolti ancora più inquietanti di quelli previsti dagli analisti di tutto il mondo.