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È fuga a gambe levate dai fondi azionari
giovedì 5 aprile 2018, di
Gli investitori stanno fuggendo dagli equity fund, in particolar modo da quelli del mercato azionario statunitense.
La notizia non sorprende date le difficoltà recentemente incontrate da Wall Street e dalle Borse mondiali.
Il primo grande crollo del mercato azionario è stato determinato dalle preoccupazioni relative ad un aumento dell’inflazione più rapido del previsto. Poi è stata la sterzata protezionistica di Trump a minare la fiducia degli investitori che hanno guardato con crescente timore all’ipotesi di guerra commerciale.
Gli ultimi sviluppi in merito non hanno certamente giovato e la nuova ondata di dazi reciproci tra USA e Cina ha affossato ancora una volta l’andamento delle Borse mondiali.
Mercato azionario: è tornata l’avversione al rischio
Ad alzare il velo sulla fuga degli investitori dai fondi equity è stata una recente ricerca di Epfr Global riportata da Il Sole 24 Ore, che ha messo in luce una vera e propria ondata di riscatti nel corso dell’ultima settimana. A pesare sulla fiducia degli investitori sono stati i già citati venti di guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina, oltre che le preoccupazioni legate alla flessione del comparto tech dopo lo scandalo che ha colpito Facebook.
15 miliardi di dollari: ecco quanto hanno riscattato gli investitori dai fondi che investono sul mercato azionario statunitense. Dall’inizio dell’anno ad oggi, invece, il saldo è risultato negativo per oltre 48 miliardi di dollari.
Una vera e propria fuga che ha riguardato principalmente gli equity fund americani. Su otto settimane considerate, sei sono state interessate da forti riscatti che hanno pesato per complessivi 40 miliardi di dollari. La maggior parte di essi, fa notare il citato quotidiano, riguarda fondi Etf che investono sulle società più imponenti di Wall Street, quelle considerate più vulnerabili in caso di guerra commerciale.
L’azionario europeo
Non sono stati soltanto gli equity fund statunitensi a risentire di una minore propensione al rischio da parte degli investitori. L’apprezzamento della moneta unica e ancora i venti di guerra commerciale hanno pesato anche sulle performance dei fondi azionari del Vecchio Continente.
Il Ftse Mib ha perso più dell’8% dall’inizio dell’anno ad oggi mentre il Dax, ancor più esposto al peso dell’export, ha bruciato più di 7 punti percentuali in tre mesi. L’Eurostoxx, in generale, ha perso quasi il 5% durante la flessione osservata nel 2018.
Il clima di sfiducia non ha dunque interessato soltanto Wall Street: i fondi del mercato azionario europeo hanno messo a segno la terza settimana consecutiva di deflussi. Il saldo, anche in questo caso, è risultato negativo per 4,6 miliardi di dollari.
Fuga dai fondi, ma non da tutti
Se i fondi che investono sul mercato azionario hanno risentito del clima di incertezza globale, quelli che investono sui titoli di Stato hanno riscontrato invece un certo appeal tra gli investitori, in virtù della loro rinnovata considerazione come asset rifugio. Bond governativi americani di breve scadenza e titoli di Stato europei: sono queste le due scommesse preferite dagli investitori oggi. Il mercato azionario, ormai, ha perso gran parte di quel fascino che aveva guadagnato anche grazie alla riforma fiscale di Donald Trump.