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Equo compenso: commercialisti, avvocati e professionisti in sciopero il 13 maggio a Roma
martedì 9 maggio 2017, di
Per la tutela della dignità professionale il 13 maggio 2017 è in programma a Roma lo sciopero dei professionisti per l’equo compenso.
Tra le categorie che manifestano e che si uniscono allo sciopero anche commercialisti e avvocati, che sono tuttavia soltanto due delle categorie professionali che richiedono la reintroduzione dei minimi salariali.
Proprio in vista dello sciopero sull’equo compenso negli scorsi giorni si è tenuto l’incontro tra i Presidenti del Comitato Unitario delle Professioni, la Rete delle Professioni Tecniche e il Ministro del Lavoro Poletti. Al centro della discussione la necessità di introdurre una legge che disciplini i minimi salariali corrisposti ai professionisti e che sia in grado di ridare dignità al lavoro svolto dai professionisti.
Lo sciopero per la richiesta dell’equo compenso si terrà il 13 maggio a Roma e raccoglie sempre più adesioni: è di pochi giorni fa la notizia che tra i manifestanti ci sarà anche il Sindacato Italiano Commercialisti e la partecipazione e l’apprezzamento per la manifestazione è stato tra gli altri diffuso anche dalle principali associazioni di nazionali dei commercialisti con una nota congiunta di sostegno allo sciopero per la reintroduzione dei minimi salariali.
La manifestazione, promossa dall’Ordine dei Medici, Architetti, degli Ingegneri di Roma e Provincia e dagli Ordini degli Avvocati di Roma e Napoli, continua a raccogliere adesioni; a manifestare anche i giornalisti e dentisti, tutti uniti nel richiedere il ritorno ai tariffari e una legge su giusta retribuzione e qualità delle prestazioni.
Equo compenso: commercialisti, avvocati e professionisti in sciopero il 13 maggio a Roma
Lo sciopero sull’equo compenso in programma a Roma per il 13 maggio 2017 chiede non soltanto di reintrodurre i tariffari minimi per i professionisti ma anche una legge che premi la qualità delle prestazioni con giuste retribuzioni.
Lo sciopero per richiedere una legge sull’equo compenso è particolarmente sentito, tra le altre categorie di professionisti, dagli avvocati: molti professionisti, alle prese con i contributi obbligatori da versare alla Cassa Forense e ad un mercato del lavoro sempre più competitivo sono costretti dopo anni di lavoro ad abbandonare la professione e non sono mancate notizie tragiche. Il reddito medio degli avvocati è diminuito negli ultimi 5 anni del 28%; circa 20 mila euro di reddito annuo, dal quale va inoltre sottratto il 15% per contributi alla Cassa e per le tasse dovute al Fisco.
Allo stesso modo, a richiedere una legge che garantisca la dignità e il rispetto della professione sono anche i commercialisti: a fronte di un numero sempre maggiore di adempimenti fiscali e di responsabilità il Sindacato Italiano dei Commercialisti con il comunicato stampa dell’8 maggio 2017 annuncia la propria adesione alla manifestazione,
per chiedere non solo l’introduzione di una normativa sul giusto compenso a tutela della sicurezza e della qualità delle prestazioni professionali, ma anche equità fiscale, previdenza sostenibile e riconoscimento del ruolo economico, sociale ed istituzionale delle professioni intellettuali.
La richiesta è, in sostanza, quella di reintrodurre i minimi tariffari, anche a seguito della sentenza n. c-532/15 dell’8/12/2016 della Corte di Giustizia UE che ne ha affermato la legittimità, con l’obiettivo di ridare dignità al lavoro professionale e di limitare gli effetti di un mercato del lavoro ormai saturo e in preda ad una concorrenza al ribasso.
Equo compenso: le richieste dei professionisti al Ministro del Lavoro Poletti
Il comitato dei professionisti promotore dello sciopero del 13 maggio 2017 a Roma ha pubblicato una petizione sulla piattaforma change.org rivolta al Ministro del Lavoro Poletti.
Sono ormai quasi 5.000 le firme raccolte dal comitato #NoiProfessionisti e le richieste che verranno portate al tavolo del Ministero del Lavoro sono:
- una legge sul Giusto Compenso dei Professionisti;
- garantire la qualità delle prestazioni;
- una equità fiscale per Cittadini, Professionisti ed Imprese;
- una previdenza sostenibile;
- una Europa che valorizzi il ruolo economico, sociale e istituzionale delle Professioni Intellettuali.
Lo sciopero per l’equo compenso partirà alle ore 10.00 del 13 maggio da Piazza della Repubblica a Roma, per raggiungere Piazza San Giovanni. I dettagli sulle sigle sindacali e sugli ordini professionali che aderiranno alla manifestazione sono elencati nel sito #NOIPROFESSIONISTI.