Eni mette il turbo prima dei conti trimestrali. Fino a dove salirà?

Claudia Cervi

28 Ottobre 2022 - 08:15

28 Ottobre 2022 - 10:18

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Eni mette il turbo alla vigilia dei conti trimestrali: attesi utili record. Fin dove può arrivare il rialzo? Vediamo una strategia con un Turbo Certificates di Bnp Paribas.

Eni mette il turbo prima dei conti trimestrali. Fino a dove salirà?

Eni mette il turbo alla vigilia dei conti del terzo trimestre con stime da record sugli utili. Il titolo resiste alle vendite che hanno colpito Piazza Affari in avio di seduta grazie a risultati oltre le attese e alla revisione al rialzo della guidance per il 2022: nel terzo trimestre l’utile utile netto adjusted è salito a 3,73 miliardi, superiore al consensus degli analisti di 3,21 miliardi di euro, +131% dal terzo trimestre del 2021. L’utile operativo adjusted è salito a 5,772 miliardi da 4,87 miliardi di euro da 2,49. In calo la produzione, a 1,578 milioni di barili da 1,69 milioni del terzo trimestre 2021 e agli 1,58 milioni del secondo trimestre del 2022.

Molto interessante anche la valutazione che Goldman Sachs ha dato sui titoli del comparto oil europeo: per la banca di investimento americana queste società mostrano valori a sconto del 64% rispetto alla media storica a 20 anni. In particolare Eni, sulla quale gli analisti di Goldman Sachs hanno espresso una raccomandazione «buy» con target price 18 euro.

A confermare il sentiment positivo sul titolo del cane a sei zampe è anche Equita Sim che prevede un forte rialzo su base annua della maggior parte degli indicatori economici, con un utile netto adjusted di 3,288 miliardi di euro (+130% rispetto allo stesso trimestre del 2021) e un EBIT a 4,932 miliardi (+98%). La view della Sim milanese è buy con prezzo obiettivo a 19 euro.

Ieri il Consiglio di Amministrazione di Eni ha deliberato che il 21 novembre 2022 sarà distribuita la seconda tranche del dividendo 2022 pari a 0,22 euro (rispetto a un dividendo complessivo annuale pari a 0,88 euro), con messa in pagamento il 23 novembre 2023.

Il quadro tecnico di ENI è sensibilmente migliorato nelle ultime settimane. Ieri i prezzi hanno raggiunto con slancio il lato superiore del canale che sale dai minimi di fine settembre, riferimento a 13 euro circa. L’arrivo su questi livelli e l’ipercomprato presente sull’RSI a 14 sedute rischiano tuttavia di frenare temporaneamente le aspettative di crescita. Sebbene il trend di breve termine sia orientato al rialzo, lo sconfinamento in zona estrema potrebbe comportare la realizzazione di flessioni volte a riequilibrare l’inclinazione della tendenza su di un percorso più facilmente sostenibile nel brevissimo termine. Nel caso di flessioni, sarà fondamentale la tenuta di area 12,40-12,50 per favorire una estensione del movimento oltre i 13 euro, in direzione di una resistenza strategica a 14,40 euro, per il test della linea che scende dai massimi di maggio 2018 e passante per i picchi di marzo e giugno 2022. Indicazioni negative potrebbero invece giungere nel caso di discese sotto 11,95 circa, prologo al ritorno in area 10,50

Grafico giornaliero Eni Grafico giornaliero Eni Fonte TeleTrader

Azioni ENI, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:

1° Trigger: oltre 13
Primo target: 14,40
Stop loss: 12,50

In alternativa, attendere uno swing al ribasso verso area 12,25-12,50 per intervenire sulla debolezza:
2° Trigger: attendere il test di 12,25-12,50
Primo target: 14,40
Stop loss: 11,95

Analisi tecnica azioni ENI: strategie operative

Sulle azioni ENI ipotizziamo una strategia «long» per la quale si adatta il certificato Turbo Long di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT14WB6 e leva 4,16.

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