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Elezioni Lazio: il sindaco di Amatrice si candida ma (per adesso) non con il Centrodestra

venerdì 10 novembre 2017, di Simone Micocci

Elezioni Lazio 2018: secondo le anticipazioni delle scorse settimane, Sergio Pirozzi - sindaco di Amatrice - sarebbe dovuto essere l’uomo che avrebbe portato il Centrodestra alla vittoria.

Una candidatura forte, sulla quale Salvini e Berlusconi avevano puntato tutto, o quasi. A sorpresa però Sergio Pirozzi ha deciso di non candidarsi con il Centrodestra, o almeno non direttamente.

Il sindaco di Amatrice intervenuto a Rai Parlamento, infatti, ha confermato la sua candidatura ufficiale per le elezioni della Regione Lazio, dove si presenterà a capo di una lista civica aperta a tutti. Pirozzi - nell’intervista che andrà in onda sabato mattina alle 7:00 su Rai Uno - ha detto di aver accolto la richiesta dei suoi colleghi e di aver scelto una lista civica perché l’Italia “deve essere rappresentata dai sindaci”.

L’annuncio di Pirozzi è stato accolto positivamente sia da Salvini (Lega Nord) che dalla Meloni (Fratelli D’Italia), ma bisognerà trovare un accordo sul programma se si vuole puntare tutti insieme sul sindaco di Amatrice.

E non è detto che Berlusconi acconsenta alla sua candidatura, anche se i sondaggi politici sulle elezioni del Lazio sono chiari: con Pirozzi candidato il Centrodestra è avanti a Zingaretti e alla Lombardi.

Ecco perché in queste ore è già partito il toto-nome sul possibile candidato che Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia sceglieranno per riprendersi il Lazio dopo l’amministrazione PD di Zingaretti, e per evitare che si ripeta un “caso Roma” con la vittoria del candidato del Movimento 5 Stelle.

Nonostante la candidatura a capo di una lista civica Pirozzi resta ancora favorito, soprattutto dopo l’endorsement di Salvini e della Meloni, ma restano in corsa altri candidati. Vediamo chi ha più possibilità - al momento - di rappresentare il Centrodestra alle prossime elezioni regionali nel Lazio.

Perché Pirozzi è ancora il candidato favorito del Centrodestra

L’annuncio di Pirozzi non è stato una sorpresa per i leader dei partiti di Centrodestra. Il sindaco di Amatrice poche ore prima dell’intervista rilasciata negli studi Rai ha chiamato la Meloni la quale ha dato il suo placet.

D’altronde non poteva essere altrimenti visto che “Pirozzi fa parte dell’assemblea nazionale di Fratelli D’Italia” ed è un “simbolo per gli abitanti delle zone colpite dal terremoto”. Ma la Meloni ha poi precisato che per far sì che tutto il Centrodestra si unisca intorno alla sua figura è necessario che ci sia un accordo condiviso in grado di “garantire l’unità della coalizione”.

La Meloni ha vissuto direttamente sulla sua pelle gli effetti di un Centrodestra diviso (nelle ultime elezioni di Roma) e sa che per avere speranze di vittoria non si può trascendere dall’appoggio di Forza Italia che non si è ancora espressa su Pirozzi.

Chi ha parlato bene del sindaco di Amatrice, invece, è stato Matteo Salvini della Lega Nord, il quale lo ha definito “un sindaco capace e battagliero, difensore della sua gente, uomo onesto e in gamba”. Il leader del carroccio ha poi indicato la sua “ricetta” per una vittoria nel Lazio:

“Idee chiare e un Centrodestra unito. Sono pronto a confrontarmi con gli alleati già dalla prossima settima”.

Insomma, la candidatura di Pirozzi ha dato il via alle trattative con le quali il Centrodestra sceglierà il suo candidato da presentare alle elezioni. Come abbiamo appena visto Pirozzi resta il favorito, ed anche la sua scelta di presentarsi a capo di una lista civica e non di un partito politico potrebbe portare dei vantaggi.

Ma non si escludono colpi di scena.

Elezioni Lazio: le alternative del Centrodestra

Sempre da Fratelli d’Italia arriva l’alternativa più probabile alla candidatura di Pirozzi.

Ci sono molte voci, infatti, su una possibile candidatura di Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e ideatore del partito. Al momento da Rampelli non arrivano conferme in merito (“nessuno me l’ha chiesto”), ma sicuramente il suo nome verrà preso in considerazione.

Ma bisognerà vedere cosa vorrà Berlusconi: probabile che l’ex cavaliere spingerà per il senatore forzista Paolo Barelli, oppure per una nuova discesa in campo di Luisa Todini, ex presidente di Poste Italiane e eurodeputata di Forza Italia dal ‘94 al ‘99.

Nomi forti, ma nulla in confronto alla figura di Pirozzi che in questo ultimo anno grazie al suo operato è diventato un simbolo delle zone del Centro Italia colpite dal terremoto. E probabilmente è l’unico in grado di assicurare la vittoria al Centrodestra.

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