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Di Battista su Renzi e Boschi: "Hanno la faccia come il c***"
martedì 27 novembre 2018, di
Si era "ripromesso di non utilizzare il turpiloquio" dice Alessandro Di Battista in diretta Facebook, ma non ce l’ha fatta. L’esponente di spicco del Movimento 5 Stelle interviene dal Centro America in difesa di Luigi Di Maio, finito nella bufera per via delle irregolarità dell’azienda del padre emerse per l’inchiesta delle Iene.
"Matteo Renzi e Maria Elena Boschi hanno la faccia come il c**o" esordisce Alessandro Di Battista in streaming. L’insulto arriva in seguito agli attacchi social degli esponenti PD, i cui padri sono anch’essi stati coinvolti in vicende giudiziarie.
Gli attacchi del PD
Ieri Matteo Renzi, sempre su Facebook, aveva chiesto a Di Maio di scusarsi con Tiziano per il fango gettatogli addosso. In un post successivo, il senatore PD ha collegato il presunto nero dell’azienda di Antonio Di Maio con il Decreto Dignità, che secondo l’ex premier favorisce gli illeciti.
Maria Elena Boschi, invece, in un video ha detto:
“Auguro ad Antonio Di Maio - "padre del ministro del lavoro nero e della disoccupazione di questo paese" - di non vivere quello che suo figlio ha fatto vivere a mio padre e alla mia famiglia”
Le colpe dei padri
Non è certo il punto più alto del dibattito politico italiano quello che ha avuto luogo in queste ore fra un ex presidente del Consiglio e segretario di partito di maggioranza, un ex ministro e un esponente di spicco della maggioranza attuale di governo. Soprattutto, al netto degli insulti, perché sempre meno la discussione si concentra sui temi e sempre più sulle contingenze.
"A me non interessano i padri", ha detto Di Battista, "ma i figli". La differenza fra i casi sarebbe la distanza presa nei confronti del padre da parte di Luigi Di Maio, "che si è comportato da signore". Mentre la Boschi, sempre secondi Di Battista, "usava il suo potere per salvare la banchetta del padre".
La replica dell’ex ministro
Pronta la dura risposta di Boschi, che dà a Di Battista del fascista:
Leggendo le volgarità di Alessandro Di Battista capisco che in famiglia il fascista non è solo suo padre. La verità è semplice: hanno scaricato quintali di fango su di me per mio padre, che non è mai stato condannato. E adesso giustificano chi sfrutta il lavoro in nero e fa i condoni. Hanno fatto una campagna contro di me basata sulle FakeNews e adesso che la verità viene a galla passano agli insulti. Se vogliamo parlare dei figli, confrontiamoci sulla politica. Se vogliamo parlare dei padri, mio padre non è stato condannato mentre il padre di Di Battista è e rimane un fascista. E si vede.
Stasera andrà in onda un nuovo servizio di Filippo Roma. Secondo Le Iene, sono emersi due nuovi casi di lavoro nero presso l’azienda di Antonio Di Maio.