Sapere di un reato e non denunciare, cosa si rischia? In questo articolo quando è obbligatorio e in quali casi non si può scegliere.
Denunciare è obbligatorio? Chi viene a sapere di un reato deve per forza rivolgersi alla Polizia o ai Carabinieri e cosa rischia in caso contrario?
Talvolta - per i reati a cui la legge attribuisce minore gravità - presentare la denuncia non è un atto obbligatorio ma rimesso alla volontà della persona che assiste al fatto o lo subisce.
In altri, invece, non ci si può sottrarre all’obbligo di denunciare, e chi lo fa può incorrere, a sua volta, in pensanti sanzioni penali per omessa denuncia.
Inoltre, se la mancata denuncia è commessa da un Pubblico ufficiale o autorità giudiziaria, il fatto è ancora più grave e può costituire una condotta aggravante, specie se si è venuti a conoscenza del reato in ragione delle proprie funzioni.
Ecco l’elenco dei reati per i quali la denuncia è sempre obbligatoria.
Quando denunciare un reato è obbligatorio
La denuncia è l’atto con il quale un privato cittadino porta a conoscenza delle autorità un fatto vietato dalla legge, un reato previsto dal Codice penale. Chi denuncia può aver subito la condotta delittuosa o esserne venuto a conoscenza per caso (per esempio per aver visto o sentito fatti illeciti).
Precisiamo che nel nostro ordinamento denunciare un reato non è sempre obbligatorio, ciò dipende dalla sua gravità. Tuttavia sporgere denuncia talvolta non è una scelta ma piuttosto un obbligo civile (oltre che morale) e per questo nel nostro Codice Penale esiste il reato di omessa denuncia, ex articolo 364.
Prima di imbatterci nelle conseguenze dell’omissione della denuncia, andiamo a vedere in quali casi la denuncia è obbligatoria. Precisamente il cittadino è obbligato a denunciare quando:
- viene a conoscenza di un delitto contro la personalità dello Stato che la legge punisce con l’ergastolo (ex articolo 364 del Codice Penale);
- riceve, in buona fede, del denaro falso o alterato (ex articolo 694 del Codice Penale);
- riceve beni materiali o denaro di provenienza illecita o sospetta (ex. articolo 709 del Codice Penale);
- ha notizia della detenzione di materiale esplosivo in un luogo determinato o rinviene degli esplosivi di qualsivoglia natura (inoltre, chiunque trova un’arma o parti di essa è obbligato a consegnarla all’Autorità di pubblica sicurezza più vicina);
- viene a conoscenza di frodi nell’ambito delle competizioni sportive (l’obbligo sussiste per i rappresentanti degli enti sportivi affiliati o riconosciuti dal CONI e dall’UNIRE);
- viene a conoscenza di un sequestro di persona (anche solo tentato) a scopo di estorsione.
In tutti gli altri casi, sul cittadino non grava alcun obbligo di denunciare il fatto all’autorità giudiziaria, ma una mera facoltà.
Sapere di un reato e non denunciarlo: cosa si rischia
Chi è a conoscenza di uno dei reati che abbiamo elencato nel paragrafo precedente e sceglie di non denunciare commette a sua volta un illecito perseguito dalla legge, ovvero la fattispecie prevista all’articolo 364 del Codice penale (Omessa denuncia di reato da parte del cittadino):
“Il cittadino, che, avendo avuto notizia di un delitto contro la personalità dello Stato, per il quale la legge stabilisce l’ergastolo, non ne fa immediatamente denuncia all’Autorità indicata nell’articolo 361, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da euro 103 a euro 1.032.”
Il reato di omessa denuncia non viene a configurarsi quando il fatto illecito è già di pubblico dominio - quindi le autorità ne sono già informate - o se si tratta di voci di corridoio senza un fondamento certo.
Il Codice Penale prevede anche un’ipotesi aggravata: quando l’omissione della denuncia è da parte di un pubblico ufficiale, di un’autorità giudiziaria o di un’altra autorità pubblica che è venuta a conoscenza del fatto illecito in ragione delle sue funzioni.
La ratio legis dell’aggravante, che verrà valutata dal giudice di merito nel corso del giudizio, è tutelare il corretto funzionamento della giustizia e garantire che la notizia di reato giunga alle autorità competenti per fare le dovute indagini e perseguire il colpevole. Questa aggravante viene meno quando l’autorità giudiziaria è già a conoscenza del fatto, la notizia è manifestamente infondata e nei casi in cui il delitto è perseguibile a querela.
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