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Congresso Lega Nord, Gianni Fava si candida contro Matteo Salvini: chi vincerà?
mercoledì 12 aprile 2017, di
Congresso Lega Nord: sarà l’attuale assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava a sfidare Matteo Salvini nella corsa alla segreteria del partito, con le primarie che si terranno domenica 14 maggio.
Come avevamo già anticipato Matteo Salvini avrà uno sfidante alle primarie della Lega Nord. Il fronte interno al partito dei contrari alla svolta lepenista imposta dall’attuale segretario da tempo infatti pensava di presentare un proprio candidato.
Matteo Salvini quindi avrà un avversario che si preannuncia molto agguerrito sulla strada della rielezione a segretario della Lega Nord. Una sfida che ha il sapore della resa dei conti all’interno del carroccio.
Gianni Fava può avere chance di vittoria contro Matteo Salvini? Poche a dir la verità, anche se il regolamento delle primarie della Lega Nord può lasciare aperte alcuni spiragli di successo da parte dell’assessore.
Congresso Lega Nord: Gianni Fava si candida
La road map per l’elezione del nuovo segretario della Lega Nord è stata tracciata alcuni giorni fa. Domenica 14 maggio ci saranno le primarie nelle segreterie provinciali del partito, mentre domenica 21 maggio si terrà il Congresso dove verrà sancito il vincitore.
Chi pensava che Matteo Salvini sarebbe stato l’unico candidato in lizza, non ha fatto i conti con il fronte dissidente interno riconducibile a Umberto Bossi, da sempre in rapporti non proprio idilliaci con l’attuale segretario.
Dopo il rifiuto da parte del segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi di correre contro Matteo Salvini, la scelta dei dissidenti è caduta su Gianni Fava, che nelle scorse ore ha rotto gli indugi annunciando la sua candidatura.
Gianni Fava è un politico di 48 anni di cui quasi 25 passati nella Lega Nord. Nato a Viadana nel mantovano, nel ‘93 diventa per il carroccio sindaco di Pomponesco, venendo poi rieletto anche nel ‘97 quando approda anche nel consiglio provinciale di Mantova.
Dal 2006 fino al giugno 2013 ricopre la carica di deputato sempre tra le fila della Lega Nord, fino a quando si dimette per accettare l’incarico offerto da Roberto Maroni di assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia.
Gianni Fava è quindi un leghista della prima ora, uno di quelli che non hanno mai abbandonato il sogno della Padania indipendente e che non vedono di buon occhio la svolta lepenista e di apertura al Sud imposta da Matteo Salvini.
Fava quindi ha le idee molto chiare su come fare breccia nel cuore dello zoccolo duro dei militanti della Lega Nord, come si evince da un’intervista rilasciata dall’aspirante nuovo segretario al quotidiano La Stampa.
L’idea federalista e indipendentista è più attuale oggi di vent’anni fa. Molti militanti hanno paura che la Lega smetta di essere la Lega, che perda le sue radici. Per questo ho deciso di candidarmi come segretario.
La sfida a Matteo Salvini è quindi lanciata, con l’attuale segretario che con ogni probabilità cercherà di risolvere una volta per tutte la questione dei dissidenti interni alla Lega Nord che gli rinfacciano un abbandono dei vecchi ideali del partito.
Fava contro Salvini, chi vincerà?
Anche se non ci saranno fiumi di polemiche come nel caso del Partito Democratico, queste primarie della Lega Nord metteranno in risalto i conflitti esistenti da tempo all’interno del carroccio.
Matteo Salvini è l’uomo che ha raccolto le redini di un partito travolto dallo scandalo Belsito e sceso ai minimi storici, riuscendo poi a portarlo secondo gli ultimi sondaggi politici elettorali bel oltre il 12%.
La Lega Nord al momento è il terzo partito in Italia, che nutre anche concrete possibilità di un successo elettorale alle prossime elezioni politiche in una coalizione con Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Una forte escalation quella della Lega Nord negli ultimi anni che però ha avuto come contrappeso il mettere da parte le idee secessioniste. Anche l’alleanza con Fratelli d’Italia e i continui ammiccamenti al Sud non piacciono molto ai vecchi militanti.
Per loro la Lega Nord si è come snaturata, con Gianni Fava che contesta soprattutto la svolta lepenista di Salvini, che per l’assessore sembrerebbe più interessato alla politica estera che ai problemi dei cittadini del Nord.
La svolta lepenista è un dato di fatto, noi vogliamo fermarla. Il Front National è uno dei blocchi più centralisti e conservatori d’Europa, cosa c’entra con noi? Non siamo mai stati di estrema destra. I dirigenti del Fn hanno quasi tutti il doppio cognome, noi siamo il partito degli straccioni.
Parole queste di Fava che evidenziano come ci sia un agguerrito fronte interno che vorrebbe riportare la Lega Nord sui vecchi binari. Alle primarie quindi sarà uno scontro tra il vecchio e il nuovo carroccio.
Il regolamento della Lega in materia di primarie parla chiaro: possono votare soltanto gli iscritti con almeno 5 anni di anzianità. Questo potrebbe essere un punto a favore di Gianni Fava.
Il grande seguito che ha Matteo Salvini è formato da militanti che si sono avvicinati al partito solo negli ultimi tempi. L’elettorato delle primarie invece sarà in sostanza lo zoccolo duro storico, che potrebbe essere più vicino alle posizioni dei dissidenti.
La vittoria di Salvini comunque non dovrebbe essere in discussione, ma un successo arrivato dopo un mancato plebiscito potrebbe fiaccare l’immagine del segretario sia all’interno che all’esterno del partito.