Home > Altro > Archivio > Regime forfettario 2016: come aderire e come passare dal regime dei minimi?

Regime forfettario 2016: come aderire e come passare dal regime dei minimi?

martedì 5 luglio 2016, di Francesco Oliva

Regime forfettario: dal 2016 l’unica forma agevolata di partita IVA cui i contribuenti possono aderire è il regime forfettario, anche detto nuovo regime dei minimi. In realtà quest’ultima espressione non è molto felice poiché il regime dei minimi non è più utilizzabile per le nuove partite IVA agevolate (ma rimane in via residuale e fino a scadenza naturale per i contribuenti già operativi).
Quale regime conviene di più: il vecchio regime dei minimi o il nuovo regime forfettario? Qui su ForexInfo ne abbiamo parlato più volte nei mesi scorsi.

Oggi concentriamo la nostra attenzione su due aspetti particolari:

  • come aderire al regime forfettario?
  • come passare dal regime dei minimi al regime forfettario 2016?

Ecco le risposte a queste domande.

Potrebbe interessarti anche:
Partita IVA, regime forfetario 2016: qual è il limite di reddito per dipendenti e pensionati?

Regime forfettario: come aderire alla partita IVA agevolata 2016?

La prima domanda cui cercheremo di rispondere in questo articolo è come aderire al regime forfettario partita IVA agevolata 2016?

Per aderire al nuovo regime forfettario il contribuente considerato deve innanzitutto rispettare i requisiti richiesti dalla normativa di riferimento ovvero dal combinato disposto della Legge di Stabilità 2015 e della Legge di Stabilità 2016.

Regime forfettario 2016: quali sono i requisiti previsti?
Ecco tutti i requisiti necessari per aprire una partita IVA agevolata nel regime forfetario 2016:

  • conseguimento di ricavi ovvero compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a vari limiti, diversi a seconda del codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata;
  • sostenimento di spese per lavoro accessorio, dipendente e per collaboratori (comprese le somme erogate sotto forma di utili da partecipazione agli associati) per un ammontare complessivamente non superiore a 5.000 euro lordi;
  • il costo complessivo, al lordo degli ammortamenti, dei beni strumentali alla chiusura dell’esercizio non superava 20.000 euro. Nel calcolo di questo limite:
    • per i beni in locazione finanziaria rileva il costo sostenuto dal concedente;
    • per i beni in locazione, noleggio e comodato rileva il valore normale degli stessi;
    • i beni, detenuti in regime di impresa o arte e professione, utilizzati promiscuamente per l’esercizio dell’impresa, dell’arte o professione e per l’uso personale o familiare del contribuente, concorrono nella misura del 50%;
    • non rilevano i beni il cui costo unitario non è superiore a 516,46 euro;
    • non rilevano i beni immobili, comunque acquisiti, utilizzati per l’esercizio dell’impresa, dell’arte o della professione;
  • i redditi da lavoro dipendente e assimilato non superano i 30.000,00 euro lordi l’anno.

Sono altresì previste delle esclusioni dall’accesso al regime forfetario 2016 con partita IVA agevolata.

E’ prevista, infatti, l’esclusione dall’accesso alla partita IVA 2016 con il regime forfetario agevolato per i seguenti soggetti:

  • persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini dell’Imposta sul valore aggiunto o di regimi forfetari di determinazione del reddito;
  • non residenti, a eccezione di quelli che sono residenti in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo che assicuri un adeguato scambio di informazioni e che producono nel territorio dello Stato italiano redditi che costituiscono almeno il 75% del reddito complessivamente prodotto;
  • contribuenti che in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili, o di mezzi di trasporto nuovi;
  • esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone o associazioni a esse assimilate (articolo 5 del Tuir), ovvero a società a responsabilità limitata trasparenti.

Per aderire al regime forfettario 2016 occorre innanzitutto rispettare tutti questi requisiti.

Successivamente, nella dichiarazione di inizio attività ai fini IVA si dovrà fleggare l’apposita casella. Fermo restando che per aderire al regime forfettario è sufficiente il comportamento concludente (ovviamente fermo restando il rispetto degli altri requisiti di legge previsti).

Come passare dal regime dei minimi al regime forfettario 2016?

Regime forfettario: come aderire al regime forfettario 2016 se il contribuente opera già con il regime dei minimi?

La risposta a questa domanda è molto più semplice di quanto si possa pensare: per passare dal regime dei minimi al regime forfettario 2016 occorre semplicemente verificare se nell’ultimo periodo d’imposta in cui si operava con il regime dei minimi si sono avuti i requisiti sopra esposti in materia di regime forfettario.

Facciamo un esempio pratico. Il periodo d’imposta 2015 è l’ultimo anno in cui il contribuente Rossi Mario può aderire al regime dei minimi poiché è quello in cui compirà il 35° anno di età.
Il Signor Rossi vuole sapere se dal 2016 potrà aderire al regime forfettario 2016. Cosa occorre verificare? E’ semplice: occorre verificare se nel 2015 il Signor Rossi ha rispettato i requisiti previsti dalla Stabilità 2016 per aderire al regime forfettario.
In caso affermativo il gioco è fatto.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.