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Btp Italia 2018: domanda molto debole anche nel terzo giorno, l’offerta retail si chiude a 863 mln
mercoledì 21 novembre 2018, di
Anche il terzo e ultimo giorno del collocamento retail del nuovo Btp Italia edizione 2018 è stato pesantemente influenzato dalle tensioni relative il debito italiano. Se nelle 14 edizioni precedenti i risparmiatori del Belpaese avevano risposto con entusiasmo, questa volta il flop dell’operazione è risultato particolarmente evidente.
Nonostante una cedola minima ai massimi da quattro anni, le tensioni che attraversano i mercati in generale, e l’Italia in particolare, hanno spinto i risparmiatori, soprattutto quelli con maggiori disponibilità (come ha precisato Davide Iacovoni, direttore generale del Tesoro per la gestione del debito pubblico), a tenersi alla larga dall’edizione 2018 del Btp Italia.
Richieste per 140 milioni nel terzo giorno di offerta
Nel terzo e ultimo giorno dedicato ai piccoli risparmiatori, il Btp Italia novembre 2022 ha registrato ordini per 140,7 milioni di euro che portano il totale della prima fase a 863,3 milioni di euro.
Il dato è particolarmente sconfortante se confrontato con l’ultima asta, quella di maggio: allora, il pubblico retail aveva sottoscritto il titolo indicizzato all’inflazione italiana per 4,06 miliardi di euro.
Domani è il giorno dedicato agli istituzionali
Domani sarà invece la volta della seconda fase, quella riservata agli istituzionali, che durerà due ore, dalle 9 alle 11. Gli operatori sono concordi nello stimare che anche in questa fase le richieste si attesteranno a un livello decisamente inferiore rispetto al recente passato.
Il Tesoro ha annunciato che, per la seconda fase, il codice ISIN del titolo è IT0005351678.
Al termine della stessa, sulla base delle condizioni di mercato, il Tesoro fisserà il tasso cedolare reale annuo, che non potrà essere comunque inferiore all’1,45% del tasso cedolare minimo garantito.