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Borsa Italiana: Piazza Affari brinda all’esordio di Carel
lunedì 11 giugno 2018, di
Brillante esordio in Borsa per Carel Industries, che al suo primo giorno di quotazione a Piazza Affari sul segmento Star fa segnare un poderoso guadagno a due cifre.
Il gruppo veneto, che produce apparecchi per il condizionamento e la refrigerazione, ha proceduto a un’offerta iniziale dedicata a soli investitori istituzionali chiusa la scorsa settimana: 35 milioni di azioni a un prezzo base di 7,2 euro ciascuna.
Carel è la prima debuttante del 2018 su Borsa Italiana e, fanno notare gli esperti, potrebbe anche essere l’unica. Al momento della scrittura, il titolo viaggia a quota 8,129 euro con una variazione del 12,90%
L’esordio in Borsa
Come detto, Carel ha collocato 35 milioni azioni, corrispondenti al 35% del capitale sociale. A immetterle sul mercato sono state i rappresentanti delle due famiglie cui il gruppo veneto fa riferimento: Luigi Rossi Luciani e Luigi Nalini, che hanno messo in vendita rispettivamente 21,2 e 13,8 milioni di azioni.
“Nell’ambito del Collocamento Istituzionale, il cui periodo di offerta si è concluso con successo lo scorso 6 giugno 2018, sono pervenute richieste da parte di primari investitori italiani ed esteri per complessive n. 158.650.469 Azioni da parte di n. 89 richiedenti al prezzo di offerta”
aveva fatto sapere pochi giorni fa il gruppo di Brugine attraverso una nota.
Il prezzo ordinario delle azioni è stato fissato a 7,2 euro ciascuna (la forchetta prevista era tra 6,7 e 7,8 euro), cifra cresciuta ampiamente al primo giorno di avvio delle negoziazioni fissato per oggi: in mattinata ha registrato un balzo a due cifre di oltre il 10% e superando gli 8 euro.
La capitalizzazione di mercato di Carel è di 720 milioni, mentre il ricavato di competenza dei due venditori è di 252 milioni, 290 milioni in caso di integrale esercizio della greenshoe.
Debutto nonostante turbolenza mercati
La scelta di procedere con l’Ipo, per Carrel non è mai stata in discussione, neanche a seguito del difficile periodo vissuto dai mercati e della crisi politica italiana, che di recente hanno invece fatto desistere altre società.
A riconoscerlo, è la stessa Barbara Lunghi, head of primary markets di Borsa Italiana, che stamani alla cerimonia di quotazione ha commentato:
“È la dimostrazione che anche in momenti di mercato complicati ci sono storie di successo. Il mercato ha riconosciuto il valore della società, l’ambizione non si ferma”.
Ad affiancare Carel, ci sono Goldman Sachs International e Mediobanca che agiscono in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner, con la seconda che opera anche come Sponsor e che agirà in qualità di Specialist e Agente per la stabilizzazione nell’ambito della quotazione. Infine, Lazard è consulente finanziario, mentre Chiomenti e Sullivan & Cromwell LLP sono i consulenti legali per Carrel e Linklaters per i Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner. Deloitte è la società di revisione incaricata.
Conti e diritti di voto
La società fa sapere, inoltre, che le famiglia Nalini e Rossi Luciani hanno chiesto e ottenuto la maggiorazione dei diritti di voto per tutte le Azioni nella loro titolarità:
“Ad esito del collocamento istituzionale e tenendo conto degli effetti della maggiorazione dei diritti di voto per le azioni di titolarità degli azionisti venditori, Luigi Rossi Luciani S.a.p.a. deterrà il 47,69% dei diritti di voto della Società, Luigi Nalini S.a.p.a. deterrà il 31,10% dei diritti di voto della società e il mercato deterrà complessivamente il 21,21% dei diritti di voto”.
Quote che in caso di esercizio integrale dell’opzione greenshoe diventerebbero rispettivamente del 45,28%, 29,52% e 25,20%.
Sul fronte dei conti, gli ultimi tre anni sono stati particolarmente positivi per Carel, che ha visto crescere i ricavi da 203 milioni del 2015 a 255 del 2017, con stime che arrivano a 278 milioni per l’anno in corso e a oltre 300 milioni nel 2019.