Assunzioni scuola dell’infanzia: 150mila nuovi posti, ecco quando

Assunzioni scuola dell’infanzia 2017: con la creazione del sistema integrato verranno creati nuovi posti di lavoro disponibili per le immissioni di ruolo.

Finalmente, quindi, dopo anni di stallo anche nella scuola dell’infanzia, e negli asili nido, si torna ad assumere con contratto a tempo indeterminato.

Ma quanti saranno i nuovi posti disponibili per le assunzioni? Come saranno distribuiti? Nella giornata di ieri in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il testo completo del decreto attuativo che riforma la scuola dell’infanzia dove, oltre alle informazioni su come funzionerà il nuovo sistema integrato 0-6, vengono indicate le risorse stanziate dallo Stato per procedere con delle nuove assunzioni.

L’obiettivo è quello di raggiungere il 33% di copertura di servizi per l’infanzia entro pochi anni. Un obiettivo ambizioso e probabilmente bisognerà aspettare fino al 2024 per assistere alla totale realizzazione.

Assunzioni scuola dell’infanzia: risorse e numero di posti

Con il decreto attuativo della Buona Scuola che riforma la scuola dell’infanzia, saranno attivati circa 150mila posti in più. La maggior parte di questi posti sarà al Sud, come successo già con la trasformazione delle 15mila cattedre dell’organico di fatto in diritto.

Tuttavia, per il raggiungimento di questo obiettivo ci potrebbero volere diversi anni: del miliardo di euro a disposizione, infatti, solamente 433 milioni saranno stanziati per il 2017-2018. Per ulteriori 239 milioni dovremo aspettare l’anno successivo, mentre la totalità delle risorse saranno disponibili solamente nel 2020.

Ecco perché per raggiungere il 33% di copertura di servizi per l’infanzia, obiettivo dichiarato con la creazione del sistema integrato 0-6, ci vorranno dai 5 ai 6 anni.

Senza dimenticare che le risorse in campo serviranno non solo per le assunzioni, ma anche per dare supporto alle scuole dell’infanzia per la gestione dei servizi. Una parte del finanziamento, infine, servirà per ridurre le tariffe pagate dalle famiglie per l’iscrizione a materne e asili nido.

Non ci sarà, invece, un aumento dell’organico di potenziamento che con l’approvazione del Decreto attuativo è stato esteso anche alla scuola dell’infanzia.

Assunzioni scuola del’infanzia: nessun posto in più per l’organico di potenziamento

Entro il 2022 quindi ci potrebbero essere 150mila assunzioni di insegnanti della scuola dell’infanzia e negli asili nido; per quanto riguarda il potenziamento, invece, non ci saranno novità.

Infatti nel corso del procedimento che ha portato all’approvazione della riforma della scuola dell’infanzia sono stati bocciati tutti gli emendamenti che puntavano ad un aumento del numero di posti dell’organico di potenziamento vista la nuova distribuzione delle quote prevista con la creazione del sistema integrato.

Resta valido quindi il comma 7 dell’articolo 12 del decreto, dove viene stabilito che l’attivazione dei posti per il potenziamento della scuola dell’Infanzia avverrà utilizzando “una quota parte delle risorse professionali definite dalla Tabella 1, allegata alla legge 13 luglio 2015 n. 107, relativa all’organico di potenziamento”.

Stessi posti, ma nuova distribuzione di quelli già esistenti. Per l’infanzia quindi la quota per il potenziamento potrebbe essere minima, insufficiente per garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati con la riforma per il reclutamento.

Per le nuove assunzioni per chi vuole diventare insegnante della scuola dell’infanzia, quindi, non ci saranno novità prima del prossimo anno.

Nel frattempo vi ricordiamo che i requisiti per insegnare nella sistema integrato, comprendente nidi e materne, sono cambiati.

Per il nido non saranno più ammessi titoli come la laurea in psicologia; l’unico corso universitario utile è quello triennale in Scienze dell’educazione, classe L-19.

Nella scuola dell’infanzia confermato l’obbligo di laurea quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione primaria. È bene specificare, infine, che con questo titolo non si può insegnare al nido, o almeno non prima di aver conseguito altri 60 CFU necessari.