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Assegno di ricollocazione 2017: importi e come fare domanda
giovedì 16 marzo 2017, di
Assegno di ricollocazione 2017: i disoccupati - anche se percettori di Naspi da più di 4 mesi - potranno richiedere l’importo per la ricerca attiva di lavoro; di seguito vogliamo darvi tutte le informazioni utili su come richiederlo, come funziona e chi potrà presentare domanda.
Proprio in vista dell’avvio dell’assegno di ricollocazione 2017, l’Anpal ha pubblicato una guida con tutte le istruzioni su come richiederlo e quali sono le regole da rispettare per i disoccupati che chiederanno di accedervi, con un focus sull’importo dell’assegno.
In questo periodo ci siamo occupati più volte dell’assegno di ricollocazione proprio perché sembrava che la prima fase di erogazione del contributo per la ricerca attiva di lavoro avrebbe preso avvio già a partire dai primissimi giorni del 2017.
Nonostante i ritardi pensiamo che l’assegno di ricollocazione 2017 possa essere un importante aiuto in favore dei disoccupati che ricercano lavoro e perq uesto motivo vi proponiamo questa guida dettagliata su come richiederlo, presentare domanda e soprattutto su come funziona.
Se state cercando informazioni sul nuovo contributo per la ricerca di lavoro siete nel posto giusto: ecco tutte le informazioni utili sull’assegno di ricollocazione 2017, importo, domanda e regole.
Assegno di ricollocazione 2017: come richiederlo e come funziona
L’assegno di ricollocazione è un nuovo contributo in favore dei disoccupati percettori di Naspi introdotto con il Jobs Act e pensato per agevolare la ricerca attiva di lavoro.
I soggetti beneficiari dell’assegno nel 2017 potranno infatti contare su un’importo da spendere per i servizi di ricerca attiva di lavoro, ovvero presso i centri per l’impiego o le Agenzie per il lavoro accreditate.
A beneficiare dell’assegno di ricollocazione sono i disoccupati da più di 4 mesi che hanno diritto alla Naspi e presentando domanda potranno ricevere un importo, calcolato sulla base del proprio grado di occupabilità, da spendere in servizi di assistenza personalizzata per la ricerca di lavoro.
Come richiedere l’assegno di ricollocazione? Quali sono le regole e come funziona? Di seguito risponderemo a tutte le vostre domande, per darvi tutti i chiarimenti utili in vista dell’avvio dell’erogazione a febbraio 2017.
Per prima cosa, però, specifichiamo che l’assegno di ricollocazione, per coloro che presenteranno domanda, impegna il lavoratore disoccupato a rispettare specifiche regole, come la richiesta del servizio di assistenza al Cpi o alle Agenzie per il lavoro entro 2 mesi dalla data di rilascio dell’assegno. Per coloro che non rispetteranno regole e procedure potrà essere applicata, a titolo di sanzione, la decadenza dallo stato di disoccupazione e dalla Naspi.
Dopo aver specificato chi può presentare domanda, vediamo nel dettaglio come richiedere e come funziona l’assegno di ricollocazione 2017, ovvero domanda, regole e importo.
Assegno di ricollocazione 2017: importo
L’importo dei voucher per Cpi o Centri per l’Impiego previsto a titolo di assegno di ricollocazione sarà compreso tra i 250 euro e i 5000 euro e, ricordiamo, non si tratta di un assegno che potrà essere incassato dal lavoratore disoccupato ma dall’Ente che contribuirà al reinserimento lavorativo.
I soggetti abilitati alla ricerca di lavoro potranno incassare l’assegno di ricollocazione soltanto dopo la stipula del contratto da parte del lavoratore e quindi al momento del reale reinserimento nel mondo del lavoro. La durata del programma di reinserimento lavorativo sarà di 6 mesi, prorogabile per altre 6 mensilità.
L’importo dell’assegno e del voucher incassato varia sulla base non soltanto della difficoltà di reinserimento ma anche della tipologia contrattuale di assunzione. Nel caso di contratto a tempo indeterminato potrà essere incassato l’importo pieno del sussidio mentre per i contratti a tempo determinato di durata maggiore ai 6 mesi Cpi o Agenzie potranno incassare la metà della cifra erogata dall’Anpal sulla base del grado di difficoltà al reinserimento lavorativo del disoccupato.
Per i lavoratori del Sud Italia titolari di assegno di ricollocazione sarà possibile incassare 1/3 dell’importo per contratti a tempo determinato compresi tra i 3 e i 6 mesi.
Ecco in una tabella di sintesi l’importo dell’assegno di ricollocazione 2017 in base alle diverse variabili contrattuali
| Tipologia contrattuale | Valore minimo AdR | Valore massimo AdR |
|---|---|---|
| Contratto a tempo indeterminato (compreso apprendistato) | 1.000 € | 5.000 € |
| Contratto a termine superiore o uguale a 6 mesi | 500 € | 2.500 € |
| Contratto a termine compreso superiore o uguale a 3 mesi e fino a 6 mesi (solo al Sud) | 250 € | 1.250 € |
Assegno di ricollocazione 2017: ecco come richiederlo e presentare domanda
Come abbiamo già visto, non tutti i disoccupati hanno diritto a presentare domanda di assegno di ricollocazione 2017 ma soltanto coloro che percepiscono la Naspi, ovvero il sussidio di disoccupazione, da più di 4 mesi.
Dopo il quarto mese di disoccupazione infatti al lavoratore sarà inviata una comunicazione con tutte le indicazioni su come richiedere e come presentare domanda di assegno di ricollocazione.
Per richiedere l’assegno di ricollocazione bisognerà inoltrare la propria domanda tramite il portale Anpal e all’atto di registrazione della domanda bisognerà inserire la sede operativa scelta che si occuperà di erogare il servizio di assistenza e di ricerca attiva di lavoro.
Dopo aver inviato la domanda di assegno di ricollocazione online, al Centro per l’impiego in cui è iscritto il lavoratore e dove ha firmato il Patto di Servizio obbligatorio, verrà inviata la comunicazione con l’importo dell’assegno che, ricordiamo, viene determinato sulla base della difficoltà di reinserimento del disoccupato nel mercato del lavoro.
Assegno di ricollocazione 2017: come funziona e importo
Per ogni disoccupato che richiederà l’assegno di ricollocazione 2017 e che sarà ritenuto idoneo al progetto di ricerca attiva di lavoro da parte dei Centri per l’impiego, verrà assegno un Tutor, con il quale perfezionare il percorso di ricerca intensiva e personalizzata di lavoro.
Con il primo appuntamento, da effettuarsi entro 2 mesi dall’erogazione dell’assegno di ricollocazione, viene sospeso il Patto di Servizio Personalizzato sottoscritto con il centro per l’impiego.
Ogni disoccupato potrà qundi contare su un Tutor che l’affiancherà durante il percorso di ricerca attiva di lavoro e che sarà inoltre di supporto nella redazione del CV da inviare alle imprese e ai potenziali datori di lavoro.
Con l’assegno di ricollocazione il disoccupato percettore di Naspi da più di 4 mesi ha diritto a:
- affiancamento di un tutor al soggetto destinatario dell’assegno;
- programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e la relativa area, con eventuale percorso di riqualificazione professionale mirata a sbocchi occupazionali esistenti nell’area stessa;
- assunzione dell’onere del destinatario dell’assegno di svolgere le attività individuate dal tutor e di accettare una offerta di lavoro congrua;
- obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare al centro per l’impiego e all’Anpal il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività proposte nell’ambito del servizio, o di una offerta di lavoro congrua, al fine dell’attuazione dei meccanismi di condizionalità di cui all’articolo 21, commi 7 e 8 del Decreto Legislativo n. 150 del 2015;
- sospensione del servizio nel caso di assunzione in prova, o a termine, con eventuale ripresa del servizio stesso dopo l’eventuale conclusione del rapporto entro il termine di sei mesi.
Per i titolari del diritto all’assegno di ricollocazione 2017 è bene sottolineare che non si tratta di un importo erogato come prestazione a sostegno del reddito ma è esclusivamente un assegno da spendere per la ricerca di lavoro.
Per questo, a percepire l’importo in caso di reinserimento del disoccupato nel mercato del lavoro saranno Cpi o Agenzia incaricata al piano di ricerca attiva di lavoro. L’importo viene erogato sulla base del profilo del disoccupato, ovvero sulla base della difficoltà di reinserimento occupazionale.