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Oro sempre più dipendente da US Dollar: come entrare nell’uptrend?
giovedì 31 gennaio 2019, di
Le quotazioni dell’oro proseguono la giornata sull’onda degli acquisti, cercando di costruire la quarta seduta positiva consecutiva.
I recenti avanzamenti della materia prima sono da attribuirsi ai ribassi del Dollaro americano, due asset tipicamente correlati inversamente l’uno all’altro.
Ieri infatti il biglietto verde è caduto preda di forti vendite a causa dei toni accomodanti espressi dal Presidente della Fed, Jerome Powell.
Questi apprezzamenti fanno comprendere come negli ultimi periodi il prezioso per eccellenza sia legato alle performance del biglietto verde più che alle sferzate di risk-off sul mercato azionario.
Oro, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista grafico i corsi del prezioso sono giunti al test della resistenza lasciata in eredità dai bottom del 29 marzo 2018. L’arrivo a questa soglia è accompagnato da una divergenza di inversione bearish sull’oscillatore RSI settato a 14 periodi. Questi elementi potrebbero indicare come il Gold possa prendersi una prima pausa di assestamento dopo i forti rialzi degli scorsi mesi.
La tendenza può considerarsi nuovamente positiva anche nel medio periodo, in quanto i compratori sono riusciti a ritracciare quasi interamente il declino iniziato con le vendite della seconda metà di aprile 2018.
Un eventuale ritorno verso il supporto statico a 1.298 dollari l’oncia potrebbe quindi consentire di posizionarsi in favore di trend, migliorando il prezzo di carico. Vediamo come.
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Strategie operative su Gold Future
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi, le quotazioni del metallo giallo potrebbero avere una presa di respiro nel breve periodo. Si potrebbero privilegiare strategie di matrice rialzista in caso di ritorno in area 1.298 dollari l’oncia, con stop loss a 1.270 dollari e obiettivo principale a 1.335 dollari. Un target più ambizioso potrebbe invece trovarsi a quota 1.365 dollari.
Commento all’operazione
Il rapporto rischio rendimento di questa strategia è senza dubbio invitante. La direzione del metallo giallo sembra essere quella di un ritorno verso le coriacee resistenze a 1.366,15 dollari. Il punto di entrata si trova su un importante supporto, grafico e psicologico.
Se i prezzi dovessero portarsi al di sotto del livello di stop loss ci sarebbero buone possibilità di una presa di respiro più ampia verso area 1.250 dollari, zona di transito della linea di tendenza disegnata collegando i minimi del 16 agosto a quelli del 13 novembre 2018.
