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Wall Street ai massimi 2016 ma l’incrocio della morte non conferma
mercoledì 30 marzo 2016, di
Wall Street continua a salire nonostante i fondamentali dell’economia americana e più in generale quelli dell’economia globale non stiano dando particolare motivo per tale rialzo.
Nella sessione di ieri, i listini statunitensi hanno chiuso in netto profitto e ai massimi dell’anno in corso sospinti dalle parole rilasciate dal presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, a margine del discorso all’Economic Club di New York. Tuttavia, nonostante questa rapida risalita, c’è un indicatore tecnico chiamato “l’incrocio della morte” che suggerisce un trend decisamente ribassista sullo S&P500.
Questo indicatore, molto semplice poiché composto da due sole medie mobili, quest’anno e in passato ha dato sempre ottimi segnali di direzione dell’indice americano. E’ finito il mercato bear in America o è solo una pausa?
Wall Street ai massimi 2016 dopo le dichiarazioni caute di Janet Yellen
Nella sessione di scambi di ieri Wall Street ha chiuso in territorio decisamente positivo sospinta dalle dichiarazioni del presidente della Fed, Janet Yellen.
Nel discorso tenuto all’Economic Club di New York, la Yellen si è mostrata decisamente cauta nell’ottica di rialzare i tassi di interesse risultando in controtendenza con alcuni membri del FOMC e sorprendendo i mercati.
Wall Street: il rialzo è giustificato?
Le parole del massimo dirigente della Federal Reserve non cambiano lo scenario economico attuale, ancora incerto negli States nonostante i buoni dati sulla disoccupazione e del PIL.
I rischi di recessione, seppur diminuiti permangono e il crollo dei prezzi del petrolio pesa ancora parecchio sui bilanci delle società del settore molte delle quali sono incorse nel default.
L’economia globale inoltre, non sembra dare particolari cenni di ripresa, il che influisce sul futuro andamento dell’economia americana come sottolineato dalla stessa Yellen. Il quadro di incertezza però, non sembra che stia pesando particolarmente sull’andamento dei listini americani che ieri hanno chiuso sui massimi livelli del 2016.
Wall Street: "l’incrocio della morte" sullo S&P500
Tuttavia, esiste un indicatore tecnico molto semplice, formato da due medie mobili disegnate sullo S&P500, che lascia più di qualche dubbio sul reale andamento di Wall Street.
Nel dettaglio, l’indicatore in questione è composto da due medie mobili semplici: una di breve a 50 periodi e una di lungo a 200 periodi. L’incrocio di queste due medie quest’anno e in passato ha sempre fornito ottimi segnali predittivi sull’andamento dello Standard, riuscendo a prevedere in anticipo movimenti a ribasso e a rialzo dell’indice americano.
Come si può vedere dal grafico sottostante, il 24 agosto 2015 e l’8 gennaio 2016 le due medie mobili si sono incrociate a ribasso dando così un ottimo segnale di ciò che sarebbe avvenuto di lì a poco. Sempre guardando il grafico, è possibile notare come le due medie siano tutt’ora incrociate negativamente, segnalando così una fase ancora ribassista.
L’incrocio a ribasso delle due medie mobili è conosciuto negli States con il nome di “incrocio della morte” per via proprio della sua efficacia passata. Molti mostri sacri della finanza americana come Warren Buffett e Burton Malkiel, hanno bollato l’incrocio della morte come una specia di vodoo finanziario e che come tale andrebbe evitato di essere utilizzato.
Incrocio della morte: è invenzione o ha basi storiche?
Tuttavia, se si analizza l’andamento di questo incrocio a partire dagli anni ‘20 è sorprendente vedere come sia stato estremamente utile nel prevedere gli andamenti della Borsa USA.
Come si può vedere dal grafico riportato qui di sotto, è evidente come l’incrocio delle due medie mobili sia stato parecchio efficace nell’ultimo ventennio.
Teoricamente, ogni volta che le due medie si incrociano a rialzo e a ribasso, ciò che bisognerebbe fare è incrementare o diminuire le quote in portafoglio anticipando così il prossimo movimento di mercato.
Wall Street: se il prossimo incrocio sarà positivo, quanto durerà?
Sui mercati si sà, il passato non è detto che si ripeta, ma l’estrema accuratezza passata di questo indicatore fa sì che un’occhiata vada almeno data.
La cosa interessante è che ora la media mobile a 50 periodi si trova a circa il 3% al di sotto di quella a 200 e ulteriori rialzi degli indici americani (dello S&P500 in particolare) potrebbero portare a pensare ad una nuova fase di rialzo.
Tuttavia, tra Brexit, economie in crescita incerta, crollo delle materie prime e Trump possibile presidente USA è piuttosto possibile che la luce (forse) verde torni molto presto ad essere rossa.

