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Veneto Banca-Popolare di Vicenza: chiesto ufficialmente l’aiuto dello Stato. Il punto
lunedì 20 marzo 2017, di
Veneto Banca e Popolare di Vicenza prossime alla fusione, hanno ufficialmente avanzato richiesta di ricapitalizzazione precauzionale allo Stato. Lo riportano entrambi gli istituti.
La richiesta di ricapitalizzazione precauzionale rientra nel più ampio progetto sancito dal piano industriale 2017-2021. Quest’ultimo non riporta solo l’obiettivo di fusione tra Veneto Banca e Popolare di Vicenza, ma anche un necessario rafforzamento patrimoniale che ora gli istituti vogliono portare in vita tramite il sostegno finanziario straordinario e temporaneo da parte dello Stato italiano, ossia la cosiddetta ricapitalizzazione precauzionale.
Una ricapitalizzazione sarà comunque necessaria per il rilancio e la fusione tra Veneto Banca e Popolare di Vicenza, ma bisognerà stimare l’entità di tale aumento di capitale. Ora che le due banche hanno inviato ufficialmente la richiesta di accedere a ricapitalizzazione precauzionale, la BCE dovrà assumersi il compito di stimare l’ammanco necessario a sancire l’aumento e di conseguenza il rilancio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, prossime alla fusione.
Tempo fa avevamo già parlato di alcune indiscrezioni del Financial Times che avevano riportato proprio una presunta ricapitalizzazione precauzionale per Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Oggi, quelle indiscrezioni si sono tramutate in certezza.
Popolare di Vicenza-Veneto Banca: l’entità della ricapitalizzazione
Cosa manca per dare vita alla tanto agognata fusione tra Veneto Banca e Popolare di Vicenza? Come già accennato, la fusione tra i due istituti rientra nell’ambizioso piano industriale 2017-2021 che aprirà le porte all’aumento di capitale delle due banche. Ora che Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno avanzato richiesta di ricapitalizzazione precauzionale, la BCE dovrà tentare di stimare il denaro necessario ai due istituti.
Secondo le ultime notizie, l’entità della ricapitalizzazione di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, prossime alla fusione, dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 miliardi di euro (4,7 per la precisione), per entrambe le banche. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, nell’aumento di capitale sarà conteggiato il miliardo e 200 milioni di euro di obbligazioni subordinate da convertire in azioni, ma non i 3 miliardi totali di bond senior.
Popolare di Vicenza-Veneto Banca: quanto metterà lo Stato?
Insomma, anche Veneto Banca e Popolare di Vicenza, prossime alla fusione, hanno ufficialmente richiesto, tramite ricapitalizzazione precauzionale, l’intervento dello Stato per salvarsi. Nei giorni scorsi la BCE ha chiesto alle due banche di rendere note le modalità con cui finanziare la propria necessità di capitale. Veneto Banca e Popolare di Vicenza hanno risposto entrambe allo stesso modo, ossia tramite la richiesta di accesso a ricapitalizzazione precauzionale.
Secondo le ultime notizie di stampa, lo Stato potrebbe anche mettere meno soldi del previsto nel salvataggio delle due banche venete, il tutto grazie all’intervento del Fondo Atlante, che è socio al 99% sia di Veneto Banca che di Popolare di Vicenza. In realtà Atlante non ha ancora preso una posizione in merito. Come molti hanno fatto notare, il decreto salva-banche approvato dal Governo non pare prendere in considerazione l’ipotesi di un’operazione mista tra pubblico e privato, ma ciò non toglie che questa potrà comunque essere ammessa.
Quale futuro per le due banche venete, che hanno ora avanzato richiesta di ricapitalizzazione precauzionale? L’unica cosa certa, ad oggi, è che i tempi per la fusione tra Veneto Banca e Popolare di Vicenza sono stati allungati, ancora una volta.