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Veneto Banca e Popolare di Vicenza: UE stringe i tempi sul salvataggio. Il punto

venerdì 31 marzo 2017, di C. G.

Veneto Banca-Popolare di Vicenza: l’UE ha dato una stretta ai tempi per il delicato salvataggio che sta tenendo con il fiato sospeso l’intero comparto bancario italiano.

Nella giornata di ieri, giovedì 30 marzo, i vertici delle due banche venete, ossia Fabrizio Viola e Cristiano Carrus, si sono recati a Francoforte per discutere davanti all’Europa del delicato salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza appunto. I due amministratori delegati sono giunti in BCE con l’obiettivo di parlare delle richieste avanzate dalla vigilanza europea della Nouy e hanno ribadito come la fusione tra Veneto Banca e Popolare di Vicenza risulti essere la via più praticabile.

Il salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza ha assunto ormai le caratteristiche di una corsa contro il tempo. Ad aggiungere sale alla questione anche la Commissione europea che ha affermato di essere in contatto con la BCE ma anche e soprattutto con l’Italia. Il tutto, fanno sapere dalla Commissione, per accelerare il processo di notifica, e dunque il tempi sul salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

Ad accelerare i tempi non è solo l’UE ma sono anche le due stesse banche venete che hanno tentato più volte di porre l’accento sulla fusione come unica via utile al salvataggio. Di seguito tutte le ultime notizie e gli ultimi eventi che stanno riguardando la delicata questione di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

Veneto Banca-Popolare di Vicenza: l’importanza della fusione

Secondo Gianni Mion, presidente di Popolare di Vicenza, sarebbe inutile procedere ad un salvataggio separato dei due istituti. Egli si è inoltre detto speranzoso di poter concludere la tanto agognata fusione tra Veneto Banca e Popolare di Vicenza entro fine 2017.

Sulla questione anche Viola e Carrus, ieri in BCE. Secondo quanto affermato da Viola, le condizioni per il salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza tramite la ricapitalizzazione pubblica sono ormai favorevoli. L’ad ha ricordato come i capitali pubblici non possano finanziare perdite accertate e realizzate, una condizione rispettata, secondo Viola, che ha portato ad avanzare la richiesta di ricapitalizzazione precauzionale. Ovviamente sarà necessaria l’approvazione di tale richiesta da parte europea.

Come ha ricordato l’ad, la fusione tra Veneto Banca e Popolare di Vicenza sarà l’unica strada percorribile per il salvataggio delle venete che continuano a tenere l’intero comparto bancario con il fiato sospeso. Con la fusione il nuovo istituto sarà in grado di attrarre capitali privati necessari al rimborso dello Stato.

Veneto Banca e Popolare di Vicenza: gli ostacoli al salvataggio

Il piano di salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza è ancora in piena fase di definizione e le incognite sono ancora molte. Nei giorni scorsi ad esprimersi sull’argomento è stata anche Daniele Nouy, capo della vigilanza bancaria BCE, la quale ha prima messo in agitazione i fondi internazionali interessati alle banche venete, poi ribadito il ruolo fondamentale che svolgerà la Commissione europea nel salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

In un già delicato contesto si sono inseriti anche i risultati delle offerte transattive rivolte agli azionisti. Per quanto riguarda Banca Popolare di Vicenza, le adesioni sono risultate pari a circa il 72% del totale, mentre per quanto riguarda Veneto Banca queste si sono assestate a circa il 75%. Di seguito sarà possibile leggere tutti i dettagli sulle offerte transattive delle due banche venete, sui conti rilasciati e su tutte le ultime notizie sul salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

Salvataggio banche venete: i conti di Popolare di Vicenza

Dopo un lungo Cda, Popolare di Vicenza ha reso noto al mercato il proprio bilancio 2016. L’esercizio per la banca si è chiuso con un maxi rosso da 1,9 miliardi di euro in aumento rispetto alla perdita di 1,4 miliardi registrata nel 2015. I conti di Popolare di Vicenza sono entrati a gamba tesa nella delicata questione del salvataggio che comprende anche Veneto Banca.

Secondo quanto riportato dal Cda, Vicenza ha visto scendere la propria raccolta diretta del 14,4% a 18,8 miliardi. La raccolta totale è scesa del 14,2% a 52,9 miliardi. Il Liquidity Coverage Ratio è sceso al 37,9% (il livello minimo è del 90%. Il margine di interesse si è assestateto a -24,6% rispetto al 2015, le commissioni nette sono diminuite del 28,6%. I dati patrimoniali al 31 dicembre si sono mostrati ancora sotto i requisiti: Cet1 all’8,21% e Total Capital ratio a 9,61%.

Veneto Banca-Popolare Vicenza: risultato offerte transattive

Nella giornata di martedì 28 marzo Veneto Banca e Popolare di Vicenza hanno chiuso ufficialmente le offerte transattive rivolte ai soci praticamente “azzerati” dai nuovi vertici delle banche venete. Sul finire della scorsa settimana le adesioni si sono assestate poco sopra la soglia del 66%. Si ricordi che l’obiettivo prefissato da Popolare di Vicenza e Veneto Banca era stato dell’80%, mentre il consensus si era assestato al 70%.

Come già accennato in precedenza, l’offerta transattiva di Popolare di Vicenza ha messo a segno l’adesione di 66.712 azionisti, ossia il 71,9% del totale, portatori del 68,7% delle azioni rientranti nel perimetro dell’offerta appunto. Al netto delle posizioni irrintracciabili e di quelle già oggetto di specifica analisi ad aderire è stato il 72,9% del totale portatore del 70,3% delle azioni Popolare di Vicenza.

Per quanto riguarda Veneto Banca, invece, all’offerta transattiva hanno aderito 54.359 azionisti, ossia il 73% del totale portatore del 67,6% delle azioni comprese nel perimetro dell’offerta. La percentuale netta di adesioni è stata invece del 75% corrispondente al 68,2% di azioni.

Veneto Banca-Popolare Vicenza: tra salvataggio e nuovi rating

A pesare sul futuro di Veneto Banca e Popolare di vicenza sono stati anche i rating degli analisti. La DBRS ha rivisto al ribasso il rating di lungo periodo di Veneto Banca e lo ha portato da BB a B. Il rating a breve termine è stato invece confermato a R-4. Entrambi rimangono sotto osservazione con implicazioni negative. Per le banche venete questo non è di certo un periodo facile e il loro salvataggio continua ad essere tenuto sotto la stretta sorveglianza dei fondi internazionali che hanno investito nei bond di Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La strada che le banche venete dovranno percorrere appare tutta in salita.

Le incognite sono ancora molte, ma sulla delicata questione ha tentato di fare chiarezza Daniele Nouy, capo della vigilanza bancaria BCE, la quale ha affermato che sul salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza un ruolo fondamentale lo avrà la Commissione europea. Secondo quanto riportato, insomma, la BCE avrebbe già inviato tutte le informazioni necessarie per rendere la Commissione in grado di esprimersi sulle banche venete.

I tempi per il salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza sono stretti e, come abbiamo avuto modo di vedere più volte, le incognite sul futuro delle banche venete sono ancora molte. Si pensi solo all’entità dell’aumento di capitale fino alla posizione dei fondi internazionali tra cui Atlante. Come ha specificato la Nouy, la Commissione europea avrà un ruolo fondamentale nel decidere in merito alla ricapitalizzazione precauzionale richiesta da Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

Veneto Banca e Popolare Vicenza: l’aumento di capitale

Superato l’ostacolo offerte transattive, i consigli di amministrazione di Veneto Banca e Popolare di Vicenza dovrebbero essere in grado di stabilire l’entità dell’aumento di capitale che, come avevamo già accennato, sarà probabilmente di circa 5 miliardi di euro per entrambe le banche venete. Di questi 5, almeno 1,2 miliardi arriveranno dalla conversione di obbligazioni subordinate in mano a investitori istituzionali.

Popolare di Vicenza ha riportato un Cet1 all’8,21% e dunque la sua solvibilità dovrebbe essere garantita. Per Veneto Banca invece ancora non si conosce il Cet 1 che sarà invece reso noto con il bilancio della prossima settimana. La BCE valuterà solvibilità e ammanco di capitale e successivamente la Commissione europea deciderà se approvare o meno la richiesta di ricapitalizzazione precauzionale di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. La tempistica è ancora fondamentale.

Fondo Atlante: il suo ruolo nel salvataggio delle banche venete

Secondo le ultime notizie sul salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, il Fondo Atlante ha intenzione di rimanere azionista di maggioranza di entrambe le banche venete, anche in caso di intervento statale. L’aumento ipotizzato di 5 miliardi di euro potrebbe essere sostenuto investendo le ultime risorse di Atlante 2.

In questo modo Questio, la società cui fa capo proprio Atlante, parteciperebbe assieme allo Stato alla ricapitalizzazione di Veneto Banca e Popolare di Vicenza e rimarrebbe comunque azionista di entrambe. Le posizioni all’interno del Fondo Atlante, però, sono abbastanza discorsi. Non tutti la pensano allo stesso modo quando si parla del salvataggio delle banche venete.

Veneto Banca e Popolare Vicenza: il ruolo della BCE

Un ruolo fondamentale nella delicata partita per il salvataggio di Popolare di Vicenza e Veneto Banca è quello giocato sia dai già citati fondi internazionali che nelle banche venete hanno investito, sia quello giocato dalla BCE e dall’Europa. Ad allarmare è stato il capo della vigilanza UE, Daniele Nouy che qualche giorno fa ha affermato che:

“il consolidamento potrebbe anche prendere la forma della chiusura di banche se diventano insostenibili”.

Le parole della Nouy hanno messo in allarme i fondi internazionali che sono parsi pronti ad investire sul rilancio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Secondo alcune indiscrezioni da Bruxelles, sono in molti a chiedere che le norme sul bail-in debbano essere applicate; un’accusa diretta nei confronti dell’ipotesi ricapitalizzazione precauzionale. I fattori in gioco sono ancora molti per le banche venete. Una cosa è certa, però il tempo non è dalla parte di Veneto Banca e Popolare di Vicenza e la partita per il salvataggio è ancora aperta.

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