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Varata la manovrina: nessun aumento Ires e Irap, ma stop a Cig e social card. Ecco tutte le novità
giovedì 10 ottobre 2013, di
E’ stata varata oggi la manovrina da 1,6 miliardi annunciata dal governo nei giorni scorsi. La manovra di correzione è necessaria per assicurare l’Italia sotto il tetto del rapporto deficit/pil al 3%.
Fino alla vigilia della manovrina ancora non era chiaro dove il governo avrebbe attinto per raccogliere i 1,6 miliardi necessari. Scampato il pericolo dell’aumento degli acconti fiscali, la scelta è ricaduta su un forte taglio alla spesa da dividere tra ministeri ed enti locali. A questo si aggiunge il rinvio, probabilmente in sede di legge di stabilità, del finanziamento della Cig in deroga e della social card.
Ma vediamo nel dettaglio tutte le novità.
Tagli alla spesa
Il consiglio dei Ministri di oggi ha varato la manovra di correzione da 1,6miliardi per evitare il superamento del tetto deficit/pil. Al termine del Consiglio dei Ministri il ministro dell’economia Saccomanni, nel corso di una conferenza appositamente programmata, ha spiegato dove il governo prenderà le risorse necessarie. 1,1 miliardi arriveranno direttamente dal taglio alla spesa.
Questi saranno suddivisi tra ministeri ed enti locali: per i primi si tratta di 550milioni di tagli da fare grazie a rimodulazioni di spesa, e i restanti 550 milioni arriveranno dalla sospensione dei parametri di virtuosità degli enti locali. Tra i ministeri interessati dai tagli non compaiono quelli riguardanti scuola, ricerca e salute.
Dismissioni immobili
Un’altra importante fetta di finanziamento, pari a 500 milioni, arriverà dalle dismissioni di immobili pubblici. Il programma del governo prevede la vendita alla cassa depositi e prestiti di una parte di immobili del demanio, di valore pari circa a 500 milioni.
Stop finanziamento Cig e social card
Si tratta di 330 milioni di euro destinati al rifinanziamento della cassa integrazione guadagni in deroga. Al momento, questi soldi andranno a confluire nella manovra correttiva insieme alle risorse stanziate per la social card.
Alla social card, destinata al "soddisfacimento delle esigenze prioritariamente di natura alimentare e successivamente anche energetiche e sanitarie dei cittadini meno abbienti", vengono sottratti i 35 milioni necessari per il finanziamento per l’intero 2013.
Il tema della Cig in deroga e la social card torneranno sul tavolo del governo in sede di legge di stabilità, quando l’esecutivo dovrà trovare le risorse necessarie per il loro finanziamento.
Acconti fiscali e carburanti: nessun aumento
Se alla Cig e alla social card è toccata la stessa triste sorte, buona notizie arrivano invece per quanto riguarda la pressione fiscale. Nella prima bozza della manovrina infatti, si prevedeva anche un aumento dell’acconto di Ires e Irap e un incremento, da 3 a 6 centesimi, delle accise sul carburante.
Nella versione finale della manovra approvata oggi non è previsto alcun aumento di questo tipo. Il Ministro Saccomanni al riguardo ha chiuso il discorso parlando di "informazioni non corrette".