USA, dati macro positivi: cresce la spesa dei consumatori, inflazione stabile

La spesa dei consumatori negli Stati Uniti è cresciuta nel mese di agosto, mentre l’indicatore chiave sull’inflazione trova conferma, alimentando la possibilità che la Federal Reserve rialzi i tassi di interesse nonostante i segnali di crisi provenienti dall’estero, forte del buon andamento dell’economia statunitense.

Il Dipartimento del Commercio ha riferito lunedì sul Calendario Economico che la spesa dei consumatori è aumentata dello 0,4 per cento, dopo il rialzo dello 0,4 per cento (rivisto) nel mese di luglio.

I dati suggeriscono una forte spesa della spesa dei consumatori, la stessa che ha sostenuto il risultato del PIL del secondo trimestre.

La spesa dei consumatori, che rappresenta più di due terzi dell’attività economica degli Stati Uniti, era stata segnalata per un +0.3 per cento il mese scorso.

Gli economisti avevano previsto la spesa dei consumatori in aumento dello 0,3 per cento in riferimento al mese scorso.

Il market mover mostra uno slancio dell’economia USA nonostante il crescendo delle turbolenze dei mercati finanziari mondiali, innescate dalle preoccupazioni per il rallentamento dell’economia cinese, che hanno spinto la Fed ad aspettare per il rialzo dei tassi di interesse durante la riunione di settembre.

La scorsa settimana il PIL USA del secondo trimestre ha mostrato un rialzo finale del 3,9 per cento.

Il mese scorso, la spesa per beni durevoli come per le automobili è aumentata dello 0,9 per cento. Le spese per i servizi sono aumentate dello 0,5 per cento. Al netto dell’inflazione, la spesa dei consumatori è aumentata dello 0,4 per cento, mentre il reddito personale è aumentato dello 0,3 per cento.

L’inflazione generale è rimasta in sordina soprattutto a causa degli effetti dei prezzi bassi del petrolio. L’inflazione, che continua a mantenersi al di sotto del target della Fed in termini annuali, è aumentata solo dello 0,3 per cento nel mese di agosto rispetto allo stesso mese del 2014.

Tuttavia, i prezzi sono aumentati dell’1,3 per cento al netto di alimentari ed energia, una metrica chiave utilizzata dalla Fed per misurare il tasso tendenziale di inflazione. Il cosiddetto indice dei prezzi PCE versione core si mantiene attorno l’1,3 per cento dall’inizio del 2015.