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Trading: 5 lezioni imparate nel 2016 (da non dimenticare per il 2017)

mercoledì 28 dicembre 2016, di Flavia Provenzani

Per il trading, il 2016 è stato uno degli anni più ricchi di eventi nella storia recente. L’anno che sta per finire ha offerto delle lezioni importanti sui mercati finanziari, sulla psicologia nel trading e sulla validità delle previsioni degli esperti.

Per alcuni, si tratta di lezioni imparate duramente sulla propria pelle: non esistono garanzie quando si tratta di fare trading sui mercati, e il 2016 ne è un’ulteriore conferma.

Esistono 5 lezioni principali che il 2016 ha offerto ai trader. Approfittiamo di queste ultime sessioni dai bassi volumi per prenderci del tempo e riflettere con attenzione prima di impostare una nuova strategia di trading per il 2017.

1) Le ipotesi possono rivelarsi fatali

I mercati finanziari sono dinamici e le ipotesi e le assunzioni possono spesso rivelarsi fatali. I trader sono entrati in 2016 con molti preconcetti sulla geopolitica, le elezioni e i fondamentali di mercato. Ora, invece, sono costretti a leccarsi le ferite.

Per essere onesti, molte di queste ipotesi non hanno avuto origine dai trader, ma dai media mainstream e dai sondaggi altamente imperfetti. Secondo quanto dicevano gli esperti e i sondaggi, non c’era possibilità che predominasse il Sì alla Brexit al referendum per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea o che Donald Trump vincesse le elezioni presidenziali del 2016. Questi eventi non solo si sono poi materializzati, ma hanno anche preso i mercati finanziari alla sprovvista.

I trader dovrebbero entrare nel 2017 con una forte dose di scetticismo. Questo li aiuterà ad evitare di fare assunzioni che possono poi rivelarsi costose nel corso dell’anno.

2) Guardare sempre il lato positivo

Indipendentemente da ciò che appare nei mercati finanziari o nella vita, c’è sempre un lato positivo. I trader lo hanno imparato dopo che il Regno Unito ha votato per lasciare l’Unione Europea il 23 giugno, innescando il più grande sell off di due giorni nella storia del mercato azionario. In seguito, quel crollo ha creato un’ondata di frenesia di buy alimentata dalla sottovalutazione dei titoli.

La prospettiva di una presidenza con Donald Trump ha spaventato i trader per gran parte del 2016, fino a quando l’impensabile è divenuto realtà l’8 novembre. Invece di scappare, però, i trader hanno rivalutato la situazione e trovato il lato positivo della vittoria di Trump - vale a dire la promessa di una crescita economia più veloce e il relativo impatto sui mercati nazionali e mondiali. I mercati finanziari sono spesso pieni di scenari apocalittici, ma c’è sempre un compromesso positivo che può essere trovato.

3) Le chiacchiere non portano da nessuna parte

Con il prezzo del petrolio ai minimi di 13 anni, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) ha approfittato con successo delle speranze dei trader sulle chiacchiere del mercato. Che fosse per la promessa di lavorare con la Russia per bloccare l’output del greggio a livelli di gennaio o per il tentativo di trovare un nuovo accordo sulla produzione in occasione della riunione di Doha ad aprile, il cartello economico ha più parlato che effettivamente agito - almeno fino a quando gli Stati del Golfo non ne hanno potuto più di sopportare il peso del crollo della quotazione.

È stato a quel punto che l’OPEC ha finalmente accettato di dare un freno alla produzione il 30 novembre. Ma anche in questo caso, i trader devono comunque aspettare due mesi prima che l’intesa venga ufficializzata.

Anche se l’OPEC potrebbe essere vicina ad un accordo ufficiale, rimangono molti punti interrogativi non risolti. Per cominciare, chi controllerà che i termini dell’affare vengano rispettati? Cosa succede quando i produttori di shale oil negli Stati Uniti aumenteranno la produzione? Riusciamo davvero a credere che l’Arabia Saudita e l’Iran lavoreranno insieme?

L’OPEC è stata la regina delle chiacchiere nel 2016. Che si tratti di un cartello economico potente o di qualche altro gruppo politico, i trader dovrebbero cercare prove concrete prima di muoversi.

4) La diversificazione: una lezione per ogni anno

I mercati finanziari hanno mostrato svariate oscillazioni dalla forte volatilità nel 2016, il che ci ricorda la necessità di diversificare il più possibile. La diversificazione è un concetto finanziario semplice che consiglia ai partecipanti al mercato di allocare il capitale in modo da ridurre l’esposizione a qualsiasi rischio. In altre parole, non è consigliabile mettere tutte le uova nello stesso paniere. Con i mercati finanziari a portata di click, non è mai stato più facile come oggi diversificare il proprio portafoglio in azioni, indici, materie prime e CFD.

Insieme alla diversificazione esistono altri strumenti di gestione del rischio che possono aiutare ad evitare il lato negativo dei mercati. Lo stop-loss e il take profit dovrebbe essere utilizzati regolarmente per evitare perdite enormi e profitti bloccati.
I prossimi 12 mesi potrebbero essere caratterizzati da diversi eventi con alto profilo di rischio che richiedono necessariamente un piano di emergenza.

5) Non seguire la folla

Nei mercati finanziari, ripaga molto seguire la propria voce. La mentalità del gregge porta alcuni partecipanti al mercato ad essere influenzati da alcuni soggetti affinché aprano certi trade o adottino certi comportamenti. Nel peggiore dei casi, la mentalità del gregge porta a bolle speculative e crolli del mercato. Ed è stata questa la mentalità più diffusa dopo il referendum Brexit e prima delle elezioni presidenziali americane. Nel caso di quest’ultime, tutti davano per scontato che Trump sarebbe stato un male per i mercati. Questo punto di vista, però, è cambiato a poche ore dai risultati delle elezioni.

La mentalità delle folla è anche parzialmente responsabile dell’aumento da record degli indici azionari statunitensi dall’8 novembre. Per i trader che vogliono un 2017 profittevole, seguire il branco potrebbe non portare alla terra promessa.
Ogni investitore del mercato dovrebbe effettuare le proprie analisi su ogni trader che apre, sviluppando così la propria visione del mercato.

Questo non significa smettere di leggere le analisi di mercato dei siti di settore e l’opinione degli analisti, ma non lasciate che le intuizioni siano il fondamento della vostra strategia di investimento.

Pronti per il 2017?

Queste 5 lezioni si riveleranno sicuramente molto utili nel corso del 2017, con i trader impegnati a destreggiarsi in un clima sempre più complesso. Quindi, assicuratevi di evitare i preconcetti, effettuate le vostre analisi e siate ottimisti. Seguendo queste lezioni, i prossimi 12 mesi dovrebbero muoversi a vostro favore (il più delle volte).

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