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Test d’ingresso 2014 professioni sanitarie: attesa per risultati e graduatorie, ma è polemica sui costi a carico degli studenti
sabato 6 settembre 2014, di
Test d’ingresso 2014, anche quest’anno scatta il countdown per l’accesso ai corsi di laurea delle professioni medico sanitarie, fisioterapia in primis. Molti atenei, infatti, pubblicheranno già dai primi giorni della prossima settimana i risultati delle prove, con elaborazione delle tanto sospirate graduatorie. Senza alcuna certezza di riuscire a conquistare un agognato posto, le aspiranti matricole hanno nel frattempo sborsato un bel po’ di soldi: tra la possibilità di sostenere le prove in diversi atenei, e gli immancabili “bocciati” che ogni anno ci riprovano, c’è chi ha speso fino a 500 euro.
I costi: fino a 500 euro a studente
Che il test per le professioni medico sanitarie sia a dir poco un terno al lotto è ormai una consapevolezza sempre più diffusa; un aspetto che molti sottovalutavano, però, è l’impatto economico di questo farraginoso meccanismo sulle tasche delle aspiranti matricole. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, infatti, il 40 per cento dei candidati ha superato i 100 euro solo per iscriversi alle prove: tra questi, 1 su 2 spenderà fino a 500 euro. Il motivo del salasso è presto spiegato: in tanti, vista l’esiguità dei posti a disposizione, tentano l’accesso in diversi atenei, e ogni test prevede un obolo da pagare.
Le statistiche di Skuola.net
Un fenomeno confermato anche dalle statistiche elaborate da Skuola.net: dei 1500 aspiranti studenti interpellati nel corso di un sondaggio, più di 1 intervistato su 4 aveva in programma di sottoporsi a 3 o più prove, mentre il 30 per cento ne avrebbe sostenute almeno un paio. Inevitabile anche il fenomeno dei “ripetenti”: secondo la medesima rilevazione, ben 4 candidati su 10, in caso di non superamento della prova, erano disposti a iscriversi a un corso di laurea simile per poi ritentare il test l’anno successivo e farsi riconoscere gli esami sostenuti nel frattempo.
Più della metà degli aspiranti è (almeno) al secondo tentativo
La presenza dei “veterani” a queste prove d’accesso è praticamente fisiologica. Quasi il 49 per cento degli iscritti, infatti, risultava essere al secondo anno di tentativi, mentre il 13 per cento aveva addirittura provato il test da almeno tre anni. L’attesa dei risultati, quindi, si fa inevitabilmente spasmodica: 2 studenti su 3 hanno dichiarato di aver dedicato mesi alla preparazione della prova, anche se non è mancata la solita percentuale di chi preferisce puntare tutto sulla full immersion: il 17 per cento degli intervistati, infatti, ha scelto di concentrare lo studio solo nei giorni a ridosso del test. Tra chi ha optato per l’acquisto di un libro con le esercitazioni (il 50 per cento) e chi ha usato le simulazioni gratis online (il 68 per cento), è comunque quasi ora di sapere com’è andata a finire.