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Stati Uniti: giù le richieste dei sussidi di disoccupazione, mercato del lavoro in ripresa

giovedì 19 febbraio 2015, di Flavia Provenzani

Il numero di cittadini americani che hanno compilato le richieste di sussidi di disoccupazione è sceso più del previsto la scorsa settimana, il che offre nuove prove per un mercato del lavoro in netta ripresa.

Le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese di 21.000 unità, arrivando ad un destagionalizzato 283.000 per la settimana conclusasi il 14 febbraio, come riporta il Dipartimento del Lavoro.

I dati della settimana precedente non sono stati rivisti. Gli economisti interpellati da Reuters avevano previsto le richieste sarebbero scese a 293.000.

Un analista del Dipartimento del Lavoro ha rivelato che l’ufficio ha stimato i dati per il Tennessee, dove gli uffici sono stati chiusi martedì a causa del maltempo.

Una settimana di lavoro ridotta a causa del lunedì di vacanza per il Giorno dei Presidenti potrebbe anche aver contribuito al calo inaspettato delle richieste.
Tuttavia, la tendenza di fondo continua ad indicare un rafforzamento del mercato del lavoro statunitense.

La media mobile a quattro settimane delle richieste, considerata una misura migliore delle tendenze del mercato del lavoro non considerando lo scarto di volatilità settimanale, è scesa di 6.500 unità a 283.250 per la scorsa settimana.

Il costo dei titoli del tesoro statunitensi sono scesi ulteriormente dopo la pubblicazione dei dati, mentre i futures sugli indici azionari non hanno seguito una linea comune. Il dollaro ha mantenuto guadagni modesti.

L’economia statunitense ha aggiunto più di un milione di posti di lavoro negli ultimi tre mesi, una performance vista l’ultima volta nel 1997.

Un indicatore fondamentale del mercato del lavoro - il numero delle persone in cerca di lavoro per ogni posizione aperta - ha colpito il livello più basso dal 2007 nel mese di dicembre.

La maggior parte degli economisti ritiene che il rafforzamento delle condizioni del mercato del lavoro vincerà sulle preoccupazioni della Federal Reserve di un’inflazione molto bassa, permettendo alla banca centrale degli Stati Uniti ad alzare i tassi di interesse nel mese di giugno.

Il verbale della riunione 27-28 gennaio della Fed, però, suggerisce la banca centrale non abbia fretta di rialzare gli oneri finanziari a causa delle preoccupazioni per la bassa inflazione e dell’indebolimento dell’economia mondiale.

La Fed mantiene il tasso di riferimento a breve termine vicino allo zero da dicembre 2008.

Il report sulle richieste dei sussidi di disoccupazione mostra poi che il numero di persone che ancora ricevono delle prestazioni di sostegno dopo una prima settimana di aiuti è salito di 58.000 unità a 2,43 milioni nella settimana conclusa il 7 febbraio.

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