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Standard & Poor’s: rischio di credito resta elevato nell’eurozona
martedì 30 luglio 2013, di
L’agenzia di rating Standard & Poor’s {{}} ha aggiornato le sue previsioni trimestrali sulle condizioni del credito globale, indicando l’eurozona come il vero anello debole a causa della congiuntura sfavorevole che dovrebbe protrarsi per tutto il 2013. Secondo gli analisti finanziari di S&P, il pil dell’area euro diminuirà dello 0,8% quest’anno a causa della debole crescita dell’economia della Germania, ma soprattutto per la prolungata recessione in paesi come l’Olanda e l’Italia. Nel 2014, però, è atteso un rimbalzo con il pil stimato a +0,7%.
Standard & Poor’s ha sottolineato che al momento le condizioni monetarie e finanziarie restano ancora molto fragili. Inoltre nell’immediato futuro non sono attesi miglioramenti. L’agenzia di rating americana evidenzia i problemi dei prestiti interbancari e cross-border, ricordando che la BCE resta ancora il principale fornitore di liquidità per il sistema finanziario continentale. S&P ha quindi mantenuto l’outlook negativo sul credito delle banche dell’Europa occidentale.
Le cose vanno meglio in Nord America, mentre la situazione sta peggiorando nella regione Asia-Pacifico. In generale, S&P ritiene che i rischi di nuovi shock siano concreti, a causa della modesta crescita negli Stati Uniti, della recessione prolungata in Europa e per il rallentamento della crescita in Asia. L’agenzia di rating ricorda che il mercato del credito potrebbe subire degli shock, anche in caso di aumento della volatilità finanziaria dovuta agli annunci della FED per ciò che concerne il ritiro degli stimoli monetari dal mercato.