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Société Générale: comprare Italia e Spagna in attesa della BCE

mercoledì 28 maggio 2014, di Nicola D’Antuono

Il prossimo meeting della BCE, previsto per giovedì 5 giugno, dovrebbe segnare un momento fondamentale per l’andamento dei mercati finanziari, sui quali c’è grande attesa per l’introduzione di nuove misure di stimolo monetario nell’eurozona. Mario Draghi ha fatto capire che l’Eurotower farà sicuramente qualcosa per contrastare il rischio di bassa inflazione, ma difficilmente inizierà un programma di quantitative easing (opzione che magari potrebbe tornare utile dopo l’estate, se l’inflazione resterà ancora troppo lontana dal target del 2%). Gli investitori si interrogano sulle prossime mosse da fare per ottimizzare la propria asset allocation, tenendo conto anche del recente voto delle elezioni europee.

Gli specialisti di Société Générale hanno provato a fornire alcune indicazioni fondamentali per investire al meglio sulle principali asset class. Gli esperti della banca d’affari francese ritengono che l’euforia derivante dal boom del Pd di Renzi in Italia possa proseguire e spingere fortemente al rialzo sua la borsa di Milano che i titoli di stato del Belpaese. L’indicazione di SocGen è quella di andare lunghi sull’Italia e la Spagna, in vista di un’ulteriore ridimensionamento degli spread. Il settore che dovrebbe beneficiare maggiormente delle prossime mosse accomodanti della BCE è quello bancario. SocGen consiglia di acquistare alcuni titoli bancari dell’eurozona, in particolare Crédit Agricole, Bnp Paribas e le italiane Intesa Sanpaolo (target price 2,7€) e Unicredit (obiettivo a 6,5€). Nella lista della spesa di SocGen ci sono anche le britanniche Barclays e Lloyd’s e la banca norvegese Dnb. Oltre ai bancari viene consigliata un’esposizione long sui titoli ciclici, ovvero quelli dei consumi discrezionali (alimentari, auto, etc.).

SocGen ritiene poi che le mosse espansive della BCE favoriranno una maggiore assunzione di rischio, con riflessi positivi non solo per le borse ma anche per le valute ad alto beta. Il consiglio è quello di andare lunghi su alcune valute dei mercati emergenti, in particolare la lira turca, il peso messicano e il rand sudafricano. La banca d’affari transalpina suggerisce anche di fare una puntatina sul reddito fisso dei mercati emergenti, privilegiando paesi come Romania, Sudafrica, Messico e Ungheria. Piace anche il debito degli istituti di credito europei, soprattutto quelli di dimensione più contenuta in Italia e Portogallo. Le occasioni migliori si trovano, però, in Svizzera e Regno Unito. Infine, SocGen consiglia cautela sul Bund tedesco, in quanto le mosse espansive della BCE potrebbero fare aumentare i rendimenti attualmente troppo schiacciati sui minimi sulle aspettative di crescita dei prezzi al consumo.

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