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Sfratti per morosità, niente proroga nel 2014
sabato 28 dicembre 2013, di
Sfratti per morosità, niente sospensione fino al 30 giugno 2014. E’ questo, in breve, quanto emerso ieri dal decreto Milleproroghe, varato dal Consiglio dei Ministri, e che approderà nell’aula del Senato fin dai primissimi giorni dell’anno prossimo. E proprio di possibile blocco degli sfratti avevamo parlato anche recentemente, soprattutto per via della denuncia del Codacons che paventava il rischio, per migliaia di famiglie italiane a basso reddito, di finire a breve in mezzo alla strada.
Il precedente blocco degli sfratti: in scadenza il 31 gennaio 2014
La questione, infatti, è assai delicata: il prossimo 31 gennaio scadeva il precedente blocco degli sfratti, e il Codacons si era schierato in prima linea in difesa degli inquilini in difficoltà, confidando nella sensibilità del Governo Letta in un possibile ulteriore rinvio. Le speranze, tuttavia, sono state in gran parte deluse, perché i requisiti di quello che possiamo definire, a tutti gli effetti, un “mini blocco” degli sfratti, sono molto stringenti ed escludono, di fatto, proprio gli inquilini sfrattati per morosità.
Il mini blocco degli sfratti fino al 30 giugno 2014 previsto dal Milleproroghe
Le condizioni per usufruire della sospensione, infatti, fanno riferimento alla legge 9/2007 la quale non comprende gli inquilini morosi, facendo così rientrare nel blocco solo gli sfratti per finita locazione. E già così una bella fetta della platea di possibili interessati al provvedimento viene meno. Ma la lista dei requisiti è ancora lunga: è necessario essere un nucleo familiare a basso reddito (fino a 21 mila euro l’anno), con familiari a carico (figli, ultrasessantacinquenni, malati terminali, oppure portatori di handicap) e non disporre di un’altra casa nella stessa regione.
Da più parti, quindi, è apparsa paradossale la scelta dell’esecutivo di non coniugare requisiti che richiamano situazioni di evidente disagio al dramma della morosità incolpevole, ma il comunicato di Palazzo Chigi non lascia adito a dubbi, parlando esclusivamente di:
Provvedimenti esecutivi di rilascio per finita locazione di immobili adibiti ad abitazione
Una limitazione che rende il provvedimento sospensivo estremamente circoscritto per numero di potenziali beneficiari: secondo il Sole 24 ore, infatti, si stimano circa 1300 inquilini interessati.
Praticamente una goccia nel mare, quindi, soprattutto se consideriamo la crescente portata del dramma degli sfratti per morosità, che rappresentano ben il 90 per cento degli sfratti totali: nel solo 2010, infatti, sono stati rilevati ben 56 mila provvedimenti di sfratto per mancato pagamento del canone, numeri che continuano a salire di anno in anno con il drammatico perdurare della crisi economica ed occupazionale. Da parte loro, intanto, le varie associazioni degli inquilini hanno stigmatizzato l’operato del Governo - da molti giudicato insensibile e inefficace sul tema dell’emergenza abitativa - in primis l’Unione inquilini, che, tramite il segretario nazionale Walter De Cesaris, ha accusato la “lobby del mattone” e paventato azioni di vera e propria disobbedienza civile.