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Salvini pronto al pre-incarico: “Me la gioco fino all’ultimo mettendoci la faccia...”
venerdì 20 aprile 2018, di
Rompe gli indugi Matteo Salvini dopo il nulla di fatto anche della Alberti Casellati. Nonostante un avvicinamento con il Movimento 5 Stelle, la distanza da colmare per dar vita a un accordo di governo rimane ancora parecchia.
Dal palco di Isernia per campagna elettorale delle elezioni regionali in Molise, Salvini lancia una sorta di out out: o i 5 Stelle trattano con tutto il Centrodestra, oppure è pronto a provarci lui in prima persona a formare un suo governo.
Salvini ha fretta
Quella di ieri è stata una giornata molto particolare. Dopo il primo giro di consultazioni ristrette fatto dalla Presidente del Senato, sembrava che il forno tra 5 Stelle e Centrodestra fosse chiuso tanto che Toninelli in mattinata aveva lanciato messaggi d’apertura al PD.
Nel primo pomeriggio arriva però una sorta di colpo di scena: dopo il secondo incontro con la Alberti Casellati alla presenza di tutto il Centrodestra unito, grandi sorrisi da parte di Matteo Salvini che dichiarava di aver sentito Di Maio e di essere ottimista per una svolta.
Si arriva poi al tardo pomeriggio, ora aperitivo, quando tocca ai 5 Stelle presentarsi ai microfoni dopo il colloquio con l’esploratrice mandata da Mattarella. Anche mettendo sul piatto possibili aperture, Di Maio ribadiva al tempo stesso che per lui l’unico interlocutore rimane la Lega.
Tutto da rifare quindi ma adesso il tempo sembrerebbe iniziare a stringere anche perché, se non sarà superata questa impasse, potrebbe essere il Presidente della Repubblica a prendere in mano la situazione.
Ecco dunque che dal palco di Isernia, dove si è catapultato per un comizio in vista del voto in Molise di domenica prossima, Matteo Salvini si è detto pronto a giocarsi il classico tutto per tutto per cercare di portare il Centrodestra unito al governo.
Vedo questi giochini, gente che tira in lungo. La gente ha fretta, le aziende chiudono, le tasse sono ancora troppo alte. Non mi interessano le logiche politiche: o si fa un tavolo centrodestra-M5s o non ho più tempo da perdere. Io ci proverò fino alla fine e se serve mi metto in campo direttamente io.
Salvini quindi sembrerebbe aver superato anche la paura di “bruciarsi”, con Mattarella ora che potrebbe affidare al segretario della Lega un pre-incarico per cercare di formare un governo. Ma con quale maggioranza?
La strategia
Da Roma tutte le attenzioni politiche a breve si sposteranno in Molise, dove per la poltrona di governatore sembrerebbe essere un testa a testa tra Movimento 5 Stelle e Centrodestra mentre il Centrosinistra, nonostante una ritrovata unità, parrebbe essere fuori dai giochi.
In caso di un nuovo exploit della Lega, in una regione meridionale per giunta, ecco che Salvini potrebbe salire al Colle per provare a giocarsi le sue carte “fino in fondo” proprio come annunciato a Isernia.
Se da Mattarella dovesse arrivare un pre-incarico, ecco che per il leader della Lega si potrebbero aprire tre soluzioni per formare un governo, fermo restando che come da lui più volte ribadito non c’è l’intenzione di aprire al PD.
La prima opzione è quella di un governo con il Movimento 5 Stelle ma a ruoli invertiti: Salvini premier, Centrodestra al comando e pentastellati a fare da spalla. Difficile se non impossibile però che i grillini possano accettare un’offerta del genere.
La seconda porta a quei “responsabili” che Silvio Berlusconi dichiara di aver da tempo pronti. Servirebbero nel caso il cambio di casacca di una settantina di parlamentari tra deputati e senatori per dare al Centrodestra i numeri affinché possa governare da solo.
La terza via è quella di un governo di minoranza: per ottenere il disco verde dal Parlamento durante il voto di fiducia, per il Centrodestra occorrerebbe però che il Partito Democratico uscisse dalle Aule al momento della votazione.
Le tre strade quindi sono più che in salita, ma allora perché Salvini è pronto a fare questo tentativo che appare disperato? Con ogni probabilità, sentendo odore di governo tecnico o di accordo tra 5 Stelle e PD, è già pronto a stare all’opposizione.
Come extrema ratio, bisogna sempre ricordare che la Lega è l’unico partito a non temere un ritorno alle urne a stretto giro anzi, vista la continua crescita paventata dai sondaggi, per il carroccio sarebbe la soluzione ideale.
Salvini comunque non ha fretta e, adesso che si è preso il Centrodestra, può aspettare anche uno o due anni per poi provare a fare il colpo grosso alle prossime elezioni. A differenza di Di Maio, lui non ha il vincolo dei due mandati.