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Russia: conflitto con Kiev sempre più vicino.
martedì 29 aprile 2014, di
Lo scenario geopolitico in Ucraina peggiora di ora in ora e ormai si inizia a paventare un conflitto armato tra Kiev e Mosca. Le tensioni nell’Est del paese hanno spinto il governo ucraino a lanciare un’offensiva militare contro i separatisti filorussi, allo scopo di evitare che possa ripetersi una situazione analoga a quella della Crimea. Il premier ucraino ha accusato il Cremlino di aver violato già diverse volte il proprio spazio aereo e di voler scatenare una guerra mondiale. L’Occidente continua a condannare l’atteggiamento di Mosca, annunciando a breve nuove sanzioni economiche.
L’accelerazione della crisi ucraina rischia di innescare una nuova ondata di deflussi di capitali dalla Russia e soprattutto un crollo dell’economia in grado di scatenare il panico tra gli investitori internazionali. Standard & Poor’s sottolinea che la Russia dovrà fare i conti con “il marcato deterioramento dei finanziamenti esteri, gli investimenti stranieri diretti o quelli azionari”. L’agenzia di valutazione del debito ha deciso di tagliare il rating della Russia a BBB- da BBB con outlook “negativo”. Declassato anche il debito in valuta locale a BBB da BBB+.
Il giudizio sul merito di credito di lungo periodo, espresso in valuta estera, resta a “investment grade” ma se ci sarà un nuovo downgrade il debito sovrano russo diventerà “junk”, ovvero “spazzatura”. Mosca continua a mostrare solidi conti pubblici, ma rischia di finire in recessione e di sperimentare un pericoloso boom dell’inflazione (a marzo è già salita al 6,9%). Questo scenario di deterioramento della congiuntura, abbinato al crollo del rublo sui mercati valutari, ha spinto la banca centrale russa ad alzare nuovamente i tassi di interesse.
Il costo del denaro è stato aumentato al 7,5% dal 7% precedente. A marzo era avvenuto un primo robusto rialzo dei tassi dal 5,5%. Sul forex il tasso di cambio dollaro/rublo ha guadagnato lo 0,7% nell’ultima seduta della scorsa ottava, tornando sopra quota 36. A questo punto appare probabile un nuovo movimento rialzista del cambio con obiettivo in area 38 o addirittura 40. Intanto Mosca studia i modi per diminuire la sua dipendenza economica dall’Occidente. Si parla della possibilità di rafforzare il ruolo del rublo nel commercio e nella finanza internazionale a discapito del dollaro americano.