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Risparmio: italiani tra i più ignoranti. Ecco il censimento che lo conferma
mercoledì 18 gennaio 2017, di
Il livello di cultura degli italiani in materia di finanza è tra i più bassi rilevati nelle economie avanzate, sia tra gli adulti che tra gli studenti.
È quanto emerge dal primo censimento nazionale delle iniziative per l’educazione finanziaria in Italia promosso dalle Autorità di Vigilanza (Bankitalia, Consob, Covip e Ivass) insieme al Museo del Risparmio e alla Fondazione per l’educazione finanziaria ed al risparmio.
La conclusione a cui arriva lo studio è che oggi sono necessari
“livelli di alfabetizzazione finanziaria spesso superiori a quelli attualmente disponibili in larghi strati della popolazione”.
Secondo Luigi Federico Signorini, vicedirettore della Banca d’Italia, finora “non sono mancati gli sforzi di tutti, non mancano le iniziative, è mancato il coordinamento”. Una risposta - secondo Signorini - può arrivare dalle iniziative legislative oggi all’esame del Parlamento.
Della necessità di istituire iniziative atte a promuovere l’educazione finanziaria della popolazione ha parlato la scorsa settimana il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, nel corso dell’ultima audizione parlamentare sul decreto salva-banche e salva-risparmiatori.
Il capo del Tesoro ha osservato che
“Un risparmiatore poco o male informato è potenziale vittima di abusi. Occorre aumentare l’informazione e la capacità di valutazione dei risparmiatori per ridurre le asimmetrie informative e il rischio di abuso. Poiché reddito ed educazione sono associati, per migliorare le opportunità sociali anche per le fasce di popolazione meno abbienti è necessario lanciare un intervento di educazione finanziaria su larga scala”.
AA