Numeri e tendenze della rivoluzione del 5G

Alessio Trappolini

6 Giugno 2019 - 15:43

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Diverse aziende del comparto industriale intendono implementare il 5G nell’arco di due anni, mentre molte altre stanno pianificando investimenti in licenze private. Il rapporto Capgemini spiega numeri e tendenze

Numeri e tendenze della rivoluzione del 5G

Le società del comparto industriale stanno abbracciando la connettività 5G come principale abilitatore della digital transformation, e intendono implementare questa tecnologia non oltre due anni dalla sua diffusione sul mercato.

In Italia questa tendenza è positiva: l’adattamento alle tecnologie 5G è considerato il primo abilitatore della trasformazione digitale per l’88% delle società, seguito dall’advanced automation (87%) e dal cloud (86%).

Questi numeri pongono l’Italia davanti Francia, Canada e Regno Unito: oltre un quarto degli intervistati intende utilizzare il 5G entro il primo anno, mentre il 75% delle imprese del settore industriale di Regno Unito e Italia, il 69% di quelle spagnole e il 68% di quelle statunitensi e norvegesi prevedono di avviare l’implementazione entro i primi due anni.

La ricerca Capgemini

Queste evidenze sono state elaborate dal Capgemini Research Institute in un report dal titolo ’5G in Industrial Operations: How Telcos and Industrial companies stand to benefit’: «l’interesse per il 5G si sta manifestando verso le licenze private, con quasi la metà delle grandi realtà del settore industriale (47%) che intende acquistarle», si legge nel rapporto.

Secondo lo studio il 5G viene considerato un catalizzatore della digital transformation dopo il cloud computing e i produttori stimano che tale tecnologia potrà offrire operation più sicure ed efficienti.

Di seguito sono elencate le principali evidenze dello studio, condotto su 800 dirigenti di società del settore industriale e su 150 manager del comparto delle telecomunicazioni in 12 paesi:

  • Il 74% delle società con ricavi annui superiori ai 10 miliardi di dollari prevede di iniziare a utilizzare questa tecnologia entro i primi due anni, rispetto al 57% delle imprese con un fatturato compreso tra 500 milioni e 1 miliardo di dollari;
  • I motivi di business che spingono le società intervistate a investire nel 5G, sono: maggiore sicurezza delle operation (54%) ed efficienza delle operation unita a risparmi in termini di costi (52%). In Italia, i principali motivi sono efficienza delle operation e risparmi in termini di costi (55%), seguita dalla possibilità di lanciare i prodotti più velocemente (49%);
  • Il 72% delle società del comparto industriale (80% in Italia) sono disposte a pagare di più per l’aumento della velocità della banda larga mobile e della capacity, ma solo il 54% degli operatori di telecomunicazioni (60% in Italia) ritiene che vi sia un reale interesse.

«Questa ricerca evidenzia che le società del comparto industriale hanno fiducia circa i benefici che porterà il 5G, prima ancora che la tecnologia arrivi sul mercato. Il 5G è una tecnologia emergente e ci saranno parecchie sfide da superare prima che sia pronto per essere distribuito su larga scala. Un approccio co-innovativo tra le realtà del comparto industriale e l’ecosistema telco è essenziale, in termini di progetti pilota e piattaforme aperte di sperimentazione, per creare un contesto di business vincente, con servizi e modelli operativi che accelereranno l’adozione del 5G.», ha commentato Gea Smith, Telecom, Media and Technology Director di Capgemini Business Unit Italy.

Un terzo delle società progetta di acquistare la licenza 5G

Il 47% delle realtà del comparto sta già esprimendo un forte interesse, che nasce dal desiderio di maggiore autonomia e sicurezza, unito alla preoccupazione che gli operatori di telecomunicazioni siano troppo lenti nell’implementazione della rete pubblica del 5G. Tuttavia, saranno presenti diverse barriere di tipo normativo a seconda delle aree geografiche.

Gunther May, Head of Technology and Innovation, Business Unit Automation and Electrification di Bosch Rexroth AG, ha affermato: «In qualità di produttore, stiamo monitorando attentamente il panorama del 5G e riteniamo che acquisire una licenza proprietaria possa offrire diversi benefici. Ci permetterebbe di avere il pieno controllo della nostra strategia 5G e ci consentirebbe di avere più libertà d’azione nello sviluppo del network autonomamente o assieme a un operatore delle telecomunicazioni».

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