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Renzi è tornato: ecco cosa ha in mente per gli studenti italiani
giovedì 19 ottobre 2017, di
È cominciata la campagna elettorale del Partito Democratico in vista delle prossime elezioni politiche e in questi giorni in candidato premier Matteo Renzi ha annunciato alcune novità che riguarderanno direttamente gli studenti italiani.
Quello tra il Governo Renzi e la Scuola italiana non è stato un rapporto semplice: fin dall’approvazione della Legge 107/2015, infatti, insegnanti, personale ATA e studenti si sono scagliati contro l’esecutivo lamentando diverse criticità nella riforma della scuola. Polemiche che inevitabilmente hanno influito sul fallimento del referendum costituzionale del 4 dicembre, dove la maggior parte dei dipendenti del comparto scuola ha votato “No” così da far dimettere Matteo Renzi.
Adesso però l’ex premier ci riprova e in queste settimane proverà a ricucire il rapporto - ormai logoro - con insegnanti e studenti. Le prime dichiarazioni rilasciate da Renzi però stanno facendo molto discutere dal momento che il candidato del Partito Democratico ha annunciato una possibile introduzione del Servizio Civile obbligatorio.
Renzi vuole introdurre il Servizio Civile obbligatorio
Lo scorso maggio l’attuale Ministra della Difesa - Roberta Pinotti - parlò di una possibile introduzione della chiamata al servizio civile, in sostituzione dell’obbligo di leva sospeso ormai dal 1° gennaio del 2005.
Anziché prestare un anno di servizio militare obbligatorio, quindi, i giovani avrebbero dovuto prendere parte ad un anno di servizio civile, definito come un “momento di vita unificante” per ragazzi e ragazze. Dopo mesi di silenzio è Matteo Renzi, candidato alla Presidenza del Consiglio per il Partito Democratico, a ritornare su questo tema.
Renzi ha ribadito l’importanza di dare un certo tipo di educazione ai giovani d’oggi, che sia “soprattutto civica”. Per questo motivo l’ipotesi di introdurre l’obbligo di chiamata al servizio civile non dispiace a Renzi che potrebbe attuarla qualora il Partito Democratico dovesse vincere le prossime elezioni politiche.
Ma non si tratterà di un intero anno, ma di un periodo limitato. La proposta dell’ex premier, infatti, consiste nell’introdurre un mese di servizio civile obbligatorio per tutti i giovani italiani - sia ragazzi che ragazze - da ripetere ogni anno. In questo modo i giovani potrebbero “riscoprire il significato dell’essere cittadini, per lavorare con la protezione civile e con il volontariato, per vivere un’esperienza attiva di educazione civica e culturale”.
Un progetto utile ai fini del conseguimento di uno degli obiettivi più importanti della società: scommettere sulle nuove generazioni. Ed è per lo stesso motivo che nella scuola italiana potrebbe fare ritorno una materia molto importante, quale l’educazione civica.
Renzi parla dell’alternanza scuola-lavoro
Durante il suo intervento Matteo Renzi si è soffermato anche su un altro tema, quello riguardante l’alternanza scuola-lavoro introdotto con la Buona Scuola.
Renzi non si nasconde (“So che alcuni studenti hanno scioperato la scorsa settimana”), ma allo stesso tempo non vuole abbandonare questo progetto (“Se ci sono dei casi in cui l’alternanza scuola-lavoro non funziona non dobbiamo arrenderci”).
Gli studenti devono essere il centro della scuola, e il Governo come tale deve far sì che questo sia possibile. Ecco perché l’esecutivo ha confermato il bonus 18enni anche per il 2018 ed ecco perché è ancora presto per dichiarare il fallimento dell’alternanza scuola-lavoro.
Insomma, l’ex premier è pronto per rimediare agli errori del passato ed ha invitato insegnanti, personale ATA e studenti ad esprimere le proprie opinioni in merito. “Chi meglio di voi può aiutarci a capire se la cosa funziona o no?”, ha dichiarato Renzi aprendo al dibattito sulla sua pagina ufficiale.
Dibattito che noi abbiamo lanciato sulla community MoneyTalks, dove potete esprimere un vostro parere su cosa non ha funzionato nella Buona Scuola e su quali devono essere le priorità del prossimo Governo.