Home > Altro > Archivio > Quirinale: possibile accordo su Amato, l’uomo dalla pensione d’oro. Ancora (…)
Quirinale: possibile accordo su Amato, l’uomo dalla pensione d’oro. Ancora in corsa la Bonino
lunedì 15 aprile 2013, di
Continua il toto-nomi per il Presidente della Repubblica. Prodi, Marini, Rodotà, Finocchiaro, Bonino, Amato ecc. Proprio su quest’ultimo sembrano essersi concentrate allo stato attuale le preferenze di PD e PDL.
Nelle ultime ore infatti, cominciano a circolare alcune voci riguardanti un possibile accordo tra Bersani e Berlusconi che coinvolgerebbe proprio il “dottor Sottile”, come lo soprannominò Eugenio Scalfari alcuni anni fa.
Sarebbe infatti Giuliano Amato l’unico tra i candidati a sopravvivere ai veti incrociati di centrosinistra e centrodestra, ancor di più dopo le polemiche di oggi che hanno coinvolto Matteo Renzi e Anna Finocchiaro.
Chi è Giuliano Amato?
Di certo, non è l’uomo più adorato d’Italia. Già Presidente del Consiglio per due volte (1992-1993 e 2000-2001), ex esponente del Partito Socialista Italiano, passato poi all’Ulivo ed oggi vicino al PD, Giuliano Amato è conosciuto ai più come il Premier della Patrimoniale, il decreto forzoso con cui il suo Governo, la notte dell’11 luglio 1992, sottrasse il 6 per mille dai conti correnti bancari dei cittadini italiani per cercare di risolvere “una situazione di drammatica emergenza di finanza pubblica”.
Le polemiche
Pier Luigi Bersani sembrava ormai deciso a giocarsi la carta Anna Finocchiaro, ma dopo le parole di Matteo Renzi e la risposta picca dell’ex capogruppo del PD “Renzi è un miserabile e non sarà mai un uomo di Stato”, la sua candidatura sembra ormai sfumata.
Dubbi anche sulla figura di Romano Prodi, apprezzato ovviamente tra le fila del Partito Democratico, ma inviso a Berlusconi e ostacolato anche dai 5 Stelle.
Ecco quindi che spunta Giuliano Amato, ma anche lui, Patrimoniale a parte, nasconde qualche scheletro nell’armadio.
La pensione dorata
Le cifre esatte non sono ancora chiare, ma la pensione di Giuliano Amato dovrebbe attualmente aggirarsi attorno ai trentuno mila euro al mese, una somma da capogiro che ha fatto storcere il naso a parecchi esponenti politici e non.
Nonostante le dichiarazioni del Dottor Sottile, che avrebbe replicato alle critiche sostenendo di devolvere gran parte dei suoi introiti in beneficenza, sono in molti a sostenere che numeri del genere non dovrebbero assolutamente esistere.
Insomma, se dalle urne contenenti il voto dei Grandi Elettori, dovesse uscire il suo nome, le polemiche sembrano già assicurate.
Incontro Berlusconi-Bersani
In settimana i due leader politici dovrebbero incontrarsi nuovamente per cercare di trovare un’intesa e sarà probabilmente quello il momento in cui si sceglierà il nome del prossimo Capo dello Stato.
Ed è proprio durante quest’incontro che potrebbe tornare in auge la figura di Emma Bonino, da molti considerata “il candidato della svolta”, nonché l’unica in grado di portare dei reali cambiamenti ai vertici del Paese.
E non solo perché sarebbe il primo Presidente della Repubblica donna, ma anche perché vanta un curriculum di tutto rispetto con esperienze politiche sia a livello nazionale che internazionale. Altro punto a suo favore, dai sondaggi sembrerebbe il candidato meno inviso ai gusti dell’opinione pubblica.
Quirinarie
Domani intanto, verrà fuori dalle “Quirinarie” il nome del rappresentate proposto dai 5 Stelle. Nonostante le ultime dichiarazioni di Casaleggio che ha affermato in mattinata la propria preferenza per un “Presidente non politico” i nomi in lizza rimangono comunque 9 (Beppe Grillo ha annunciato il suo ritiro): Emma Bonino, Gian Carlo Caselli, Dario Fo, Milena Gabanelli, Ferdinando Imposimato, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Gino Strada, Gustavo Zagrebelsky.