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Pubblica Amministrazione: Salva-precari, tagli di spesa e Agenzia per la coesione. Ecco le novità
lunedì 26 agosto 2013, di
Era in programma per oggi lunedì 26 agosto, il Consiglio dei Ministri con il compito di sciogliere la matassa relativa alla pubblica amministrazione. E così dopo un lavoro di limatura durato tutto il fine settimana è arrivato sul tavolo del Cdm un decreto formato da 10 articoli e un disegno di legge che ne conta 12 riguardante l’occupazione nel tessuto amministrativo dello stato.
L’intervento del governo sul lavoro degli statali quindi passerà per due diversi strumenti di riforma, il decreto legge e un disegno di legge. Al loro interno sono trattati temi disparati che vanno dalle norme salva-precari, ai tagli di spesa, primi tra tutti quelli relativi alle auto blu, fino ad arrivare alla creazione dell’agenzia per la coesione territoriale che dovrà occuparsi dei fondi provenienti dall’Unione Europea.
Di seguito alcune delle norme principali che, se approvate definitivamente, modificheranno la pubblica amministrazione italiana.
Lavoratori: esuberi, precari e mobilità
Particolare attenzione e premura è stata dimostrata nel risolvere la questione dei precari della pubblica amministrazione. Se il Dl sarà confermato, arriverà una riserva del 50% dei posti a concorso per i lavoratori assunti con contratto a termine per tre anni negli ultimi cinque anni, valido fino al 2015. Questa norma salva-precari però non convince fino in fondo i sindacati che denunciano la presenza di una sostanziosa fetta di lavoratori che resteranno esclusi da questa salvaguardia.
Sono 150mila infatti i lavoratori che hanno un contratto in scadenza a fine anno, e solo una parte di loro sarebbe messa al riparo grazie al decreto. I sindacati chiedono maggiori tutele per i lavoratori della pubblica amministrazione e l’adozione di norme che permettano la protezione di tutta la platea dei lavoratori interessati. Il decreto prevede anche norme per la limitare la flessibilità in entrata e una proroga delle attuali graduatorie fino al 2015. Prevista invece, maggiore mobilità in caso di "gravi carenze di personale" negli uffici giudiziari.
Oltre ai lavoratori della pubblica amministrazione con contratti in scadenza il decreto dovrà far fronte anche ai 7-8mila esuberi presenti nelle amministrazioni centrali. Per questa tipologia di lavoratori è in ballo la possibilità di andare in pensione con le vecchie regole, quelle in vigore prima della riforma Fornero. Ciò significa allungare fino al 2016 il limite per il raggiungimento dei requisiti per il pensionamento.
Tagli di spesa e Agenzia per la coesione territoriale
Con il decreto in via di approvazione si ufficializzano i tanto chiacchierati tagli alla pubblica amministrazione. Niente di straordinario al momento, solo un tiepido tentativo di risparmio che speriamo sia solo un primo passo verso una drastica riduzione di spreco di denaro della pubblica amministrazione. Al momento il decreto prevede, per auto blu e consulenze esterne, un tetto di spesa per il 2014 pari all’80% dei costi sostenuti nel 2012. Inoltre è prorogato al 2015 il blocco di acquisto o leasing di autovetture.
Nata da un’idea dell’ex Ministro Fabrizio Barca e riportata sotto i riflettori da Carlo Trigilia, vede la luce l’Agenzia per la coesione territoriale con il compito di "rafforzare l’azione di programmazione, coordinamento, sorveglianza e sostegno della politica di coesione". L’agenzia, sottoposta alla vigilanza della presidenza del Consiglio e del ministro delegato, nasce anche per coordinare la gestione dei fondi Ue in arrivo per il ciclo 2014-2020, ovvero circa 30 miliardi.