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Pos obbligatorio professionisti e commercianti, ecco i limiti e le condizioni fino a giugno 2014
giovedì 19 dicembre 2013, di
Pos obbligatorio professionisti e commercianti, nell’attesa, per ora ancora vana, di poter dare qualche buona notizie ai tanti che lamentano l’inesorabile avvicinarsi (già dal primo gennaio 2014) di un’imposizione con relativi costi e aggravi burocratici, il decreto attuativo del ministero dello Sviluppo economico chiarisce alcuni limiti e condizioni in merito al dovere di accettare pagamenti tramite carte di debito (come i bancomat).
Condizioni fino al 30 giugno 2014
Secondo quanto riportato oggi anche da Il Sole 24 ore, stiamo però parlando di disposizioni provvisorie, utili a traghettare gli interessati attraverso una fase embrionale che durerà fino al 30 giugno dell’anno prossimo. Innanzitutto, viene stabilito l’obbligo di accettare pagamenti attraverso carte di debito per tutte le cifre superiori ai 30 euro. Così facendo, viene almeno sventata l’ipotesi, paventata dai più pessimisti, che il piccolo commerciante di turno possa vedersi sventolare sotto il naso un bancomat per pagare gli 80 centesimi dovuti per una scatoletta di cibo per gatti. Non è però questa l’unica precisazione utile a commercianti e professionisti: è infatti indicato che deve, sì, assolvere l’obbligo chi svolge attività di vendita di prodotti e prestazioni di servizi, anche professionali, ma:
Il cui fatturato dell’anno precedente a quello nel corso del quale è effettuato il pagamento sia superiore a 200 mila euro.
Per ulteriori chiarimenti, c’è comunque la possibilità che arrivi un altro decreto entro 90 giorni.
Quando entrerà in vigore la norma? Ci sono ipotesi di rinvio?
Molti dubbi, però, aleggiano ancora sull’effettiva entrata in vigore di questo contestatissimo obbligo, prevista per il primo gennaio 2014 con il decreto crescita bis emanato dal Governo Monti nel 2012. L’apposita proposta emendativa alla legge di Stabilità volta a prorogare l’avvio di un anno, portata avanti con forza da Enrico Zanetti, deputato di Scelta Civica e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, è stata bocciata dal Governo, e ancora non è chiaro quali siano le intenzioni dell’esecutivo in merito.
Le speranze di rinvio riposte tutte nel milleproroghe
Se quindi il treno della legge di Stabilità è ormai perso, non è detto che chi spera di poter avere più tempo per organizzarsi debba per forza rassegnarsi. Lo stesso Zanetti ha detto di aver riscontrato una certa sensibilità sul tema da parte del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, e c’è comunque la possibilità che un eventuale rinvio si concretizzi proprio nel prossimo decreto milleproroghe.
La questione sollevata da esercenti e professionisti non è esattamente di poco conto. Il pos comporta infatti dei costi, propri dell’apparecchio stesso e delle relative commissioni bancarie. Ma di che cifre stiamo parlando? I conti li ha fatti l’Osservatorio della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, e proprio recentemente: ne è derivata una probabile stangata da 700 milioni di euro per i professionisti nostrani, tutta a vantaggio delle banche.