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Pensioni Quota 96, via libera alla pdl Ghizzoni?

martedì 25 febbraio 2014, di Valentina Brazioli

Pensioni Quota 96, nell’ultimo periodo non eravamo riusciti a dare buone notizie in merito alla questione, soprattutto a causa dei continui rinvii della commissione Bilancio della Camera dei Deputati che sembravano presagire uno stallo ancora tutto da risolvere.

L’effetto Renzi sui Quota 96?

Forse in pochi si aspettavano che sarebbe bastato il discorso del neo presidente del Consiglio Matteo Renzi a dare il fuoco alle polveri in una discussione che sembrava quasi sopita, distante dalle emergenze economiche che sono tradizionalmente il cavallo di battaglia nelle parole di un premier che chiede il voto di fiducia in una delle due Camere. Tuttavia, chi conosce la storia personale, ancor prima che politica, dell’ex sindaco di Firenze, non è rimasto stupito nel sentire il suo appello al Senato: restituire valore sociale agli insegnanti. Un’invocazione che evidentemente non è sfuggita a chi presiede la commissione Bilancio della Camera, dove la proposta Ghizzoni sui Quota 96 (accorpata con un testo analogo dell’esponente M5s Maria Marzana, ndr) sembrava destinata a non vedere mai la luce. Così, il presidente Francesco Boccia, parlamentare Pd di rito lettiano (se di lettiani si può ancora parlare) ha colto la palla al balzo chiedendo direttamente al Governo di dare il via libera alla pdl Ghizzoni.

Il problema delle coperture

Una presa di posizione dai toni decisi, probabilmente attesa già da tempo dalle migliaia di persone che si riconoscono nella problematica riassunta dalla sigla “Quota 96”. Una stortura prodotta dalla riforma pensionistica targata Fornero, e alla quale il Partito democratico adesso cerca di trovare una soluzione, conscio probabilmente del fatto che la nomina di un ministro di Scelta Civica in un dicastero - come quello dell’Istruzione - che rappresenta una porzione significativa di tradizionale elettorato dem possa aver generato più di qualche nervosismo. Certo è che la volontà politica da sola non basta: lo scoglio delle coperture economiche non si supererà grazie a un tweet o con un comunicato stampa. Boccia ne è certamente consapevole, e ha infatti voluto sottolineare di aver proposto diverse coperture economiche al provvedimento, senza però ricevere un adeguato riscontro (verosimilmente, l’ok da parte della Ragioneria di Stato e/o dell’Inps).

Già nei prossimi giorni, comunque, si tornerà ad affrontare la questione, e sono in molti a scommettere sul fatto che il ruolo di Matteo Renzi potrebbe essere dirimente.

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