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Pensioni 2015: rivalutazioni magre e incertezze sulle nuove date di pagamento

martedì 30 dicembre 2014, di Simone Casavecchia

Sul caldissimo fronte delle pensioni arrivano i moniti dello Spi Cgil per il prossimo Gennaio 2015: per quanto riguarda le rivalutazioni, a Gennaio le pensioni saranno più magre, per poi risalire a Febbraio, mentre le nuove date di pagamento, fissate dalla Legge di Stabilità, potrebbero mettere i pensionati in una situazione estremamente caotica.

Rivalutazione Pensione
Secondo lo Spi Cgil le pensioni di Gennaio 2015 saranno più leggere, dal momento che i pensionati dovranno restituire allo Stato una parte della rivalutazione del 2014. I titolari di una pensione minima si vedranno decurtare 5,40 euro sull’assegno pensionistico relativo a Dicembre 2014 mentre il titolare di una pensione da 1.500 euro subirà un ammanco di 16,30 euro. La situazione andrà ad aggiustarsi, tuttavia, a Febbraio quando sono previsti dei lievi aumenti per effetto della rivalutazione automatica che assegnerà a un titolare di pensione minima 1,50 euro in più rispetto all’assegno del 2014 mentre un titolare di una pensione media (1500 euro) vedrà il suo assegno aumentare di circa 3 euro.

Nuove Date
Mentre i pagamenti effettuati dall’Inps saranno liquidati il primo del mese e quelli dell’Inpdap il 16, come avveniva di consueto, in base alle nuove disposizioni contenute nella Legge di Stabilità, i titolari di due o più pensioni e nello specifico quelle di reversibilità, invalidità civile e di rendite vitalizie per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro percepiranno il loro trattamento pensionistico il prossimo 10 Gennaio. Tale situazione, ingenererà, secondo lo Spi Cgil un vero e proprio caos, dal momento che la norma contenuta nella Legge di Stabilità è

"poco chiara e rischia di riguardare fino a 5 milioni di pensionati e non alcune centinaia di migliaia come dichiarato dal governo".

Su questo versante urge, secondo il sindacato dei pensionati, un intervento del neo presidente INPS Tito Boeri che dovrebbe auspicabilmente affrontare e chiarire quanto prima la questione per limitare il più possibile i disagi arrecati alla popolazione anziana.

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