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PIL: l’Italia cresce dello 0,1% nel quarto trimestre. Ripresa già finita?

venerdì 4 marzo 2016, di admin

L’Istat, dopo aver rivisto al rialzo la stima del PIL dell’Italia a +0.8% nel 2015, pubblica oggi i dati definitivi sul Prodotto Interno Lordo italiano nel quarto trimestre.
Nel quarto trimestre dello scorso anno l’Italia è cresciuta dell’1% rispetto al quarto trimestre 2014. Invece, la crescita trimestrale viene confermata allo 0.1%.

La crescita dell’economia italiana segna dunque un mero +0.1% nell’ultimo trimestre del 2015, alimentando i dubbi e paure che la lieve ripresa in corso stia già perdendo la sua forza.

La stima finale si è rivelata in linea che le aspettative pubblicate lo scorso 12 febbraio, che avevano mancato le aspettative degli analisti per una crescita dello 0.3% nell’ultimo trimestre del 2015.

A confronto con il quarto trimestre 2015, la crescita risulta comunque essere dell’1%.

L’Italia è tornata finalmente a crescere lo scorso anno, a seguito di 3 anni di recessione, ma la campana d’allarme continua a suonare a causa della performance sottotono degli ultimi 3 mesi dell’anno.

PIL quarto trimestre 2015: le stime dell’Istat

Secondo quanto riportato dall’Istat, il calcolo del PIL indicato in valori concatenati con il 2010 come anno di riferimento e destagionalizzato, mostra un aumento dello 0.1% e dell’1% rispettivamente contro il trimestre precedente e lo stesso trimestre del 2014.

L’Istat specifica che il quarto trimestre 2015 ha racchiuso due giornate lavorative in meno rispetto al terzo trimestre ed una in un rispetto al quarto trimestre 2014.

L’Istat aggiunge che “nel 2015 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,6%” e che “la variazione acquisita per il 2016 è pari a 0,2%”.

L’istituto rivela che sono stati in via di netto miglioramento tutte le componenti della domanda nel quarto trimestre 2015: i consumi sono aumentati, come anche gli investimenti, “con incrementi dello 0,3% per i consumi finali nazionali e dello 0,8% per gli investimenti fissi lordi”.

Crescono anche le importazione (+1%) e esportazioni (1.3%).

Perché il PIL dell’Italia è in aumento

I dati dell’Istat spiegano che il PIL è in aumento grazie alla domanda nazionale al netto delle scorte, che contribuisce per lo 0.4%, dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) per lo 0.2% e della spesa della Pubblica Amministrazione (PA) per lo 0.1%.

Ha contribuito in modo negativo al PIL, invece, la variazione delle scorte (0.4%), mentre la domanda estera contribuisce in positivo per lo 0.1%.

Migliora il settore dell’industria (+0.1%) e dei servizi (+0.1%), diminuisce invece il valore aggiunto dell’agricoltura dello 0.1%.

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