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ONU, FAO: USA stop al bioetanolo per prevenire crisi alimentare (FT)
venerdì 10 agosto 2012, di
Sui rischi di un’imminente crisi alimentare che avrebbe risvolti su scala mondiale, l’Organizzazione per le Nazioni Unite e la FAO chiedono agli Stati Uniti uno stop temporaneo alla produzione di bioetanolo.
Caldo e siccità: rischio USA
L’ondata di caldo e siccità che ha colpito gli Stati Uniti ha distrutto buona parte dei cereali, facendo salire i prezzi alle stelle e lanciando un allarme riguardo alla possibilità di una crisi alimentare che, seguendo le linee internazionali tracciate dall’approvigionamento di cibo, potrebbe avere ripercussioni su scala mondiale.
Stando alla legge statunitense, il 40% dei raccolti di grano deve essere utilizzato per la produzione del bioetanolo.
Una quota insostenibile per l’ONU, che impone lo stop per prevenire la crisi alimentare mondiale.
FAO: la peggiore siccità degli ultimi 50 anni
Jose Graziano de Silva, direttore generale della FAO, ha scritto al Financial Times che la sospensione della quota destinata al biocombustibile può essere destinata alla produzione alimentare.
Si tratta della peggiore siccità degli ultimi 50 anni che sta infliggendo danni spaventosi alla produzione di grano turco, con la possibilità di serissime conseguenze sull’intero sistema internazionale dell’approvvigionamento del cibo.
Questa situazione, scrive Silva dalla FAO, "ci ricorda che anche il più avanzato dei sistemi agricoli è soggetto alle intemperie climatiche, causando la volatilità dei prezzi e dei fornimenti, non soltanto sul mercato nazionale, ma su quello mondiale".
Crisi alimentare, è una possibilità concreta?
La stampa parla già di crisi alimentare, ma la verità è che non dipende soltanto da quanto tempo durerà la siccità e quanti altri danni apporterà alle piantagioni, ma quanto tutto questo inciderà sui mercati e come reagiranno i paesi all’aumentare dei prezzi.
Una soluzione possibile
Con l’aumento dei prezzi dei cereali su scala mondiale, la competizione tra cibo, alimentazione e bioenergie tenderà ad intensificarsi.
Una soluzione, per alleviare queste tensioni, sarebbe la sospensione temporanea dei mandati sui biocombustibili che avrebbe, come effetto, quello di calmare i mercati e permettere che i cereali siano convogliati verso gli scopi alimentari.
I rischi sono alti e risposte sbagliate, in questo momento, potrebbero creare l’avvio di una crisi alimentare di proporzioni mondiali.
E’ di vitale importanza, scrive Silva, che la risposta politica mondiale sia unisona, importatori o esportatori, non importa. L’importante è non destabilizzare ulteriormente una situazione già molto precaria.
Traduzione e adattamento per Forexinfo.it a cura di Federica Agostini - Fonte: Financial Times