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Novità pensioni 2017, quanto costerà l’Ape? Ecco come calcolarne il costo
lunedì 27 marzo 2017, di
Novità pensioni 2017, le ultime notizie in tema di anticipo pensionistico permettono di calcolare quanto costerà l’anticipo con l’Ape volontaria. La misura sarà varata, secondo le dichiarazioni del Ministro del Lavoro, ‘entro pochi giorni’ ma le indiscrezioni e ultime novità pensioni ci permettono già di poter fornire il costo dell’Ape.
A giorni si potranno conoscere tutti i dettagli e le novità definitive della riforma delle pensioni, incluso il costo effettivo dell’Ape volontaria. Precisazioni di rilievo infatti dovranno essere diramate dalle banche, dalle quali si attende di conoscere la portata del tasso di interesse che dovrà essere applicato per l’Ape volontaria. I dettagli sono attesi nelle prossime giornate, proprio mentre si stanno elaborando i decreti attuativi della riforma delle pensioni. Insomma, dopo le attese delle scorse settimane, sembra che ci si approssimi alla definizione dei dettagli per l’uscita anticipata.
Le ultime novità dal Governo fissano la data per presentare domanda di Ape volontario e social al 1° maggio 2017, la stessa data nella quale è previsto il via per l’anticipo pensionistico. Ci sarà tempo fino al 30 giugno per inviare la richiesta. Quali sono quindi le novità principali per l’Ape e quanto costerà nel complesso? Cerchiamo di chiarire insieme gli aspetti più rilevanti della misura.
Novità pensioni 2017, quanto costerà l’Ape volontaria e come calcolare il costo dell’anticipo
Le novità pensioni sembrano fissare con precisione i dettagli dell’anticipo pensionistico volontario. Il Sole 24 Ore ha infatti fornito le ultime notizie circa il tasso di interesse che probabilmente sarà accordato dalle banche per l’accesso all’Ape volontario. Cerchiamo di chiarire in primo luogo quali sono le voci che incideranno sul costo complessivo della misura previdenziale al varo del Governo secondo le ultime novità in materia.
Il cittadino che ne vorrà fare domanda dovrà considerare che nel complesso dovrà sostenere finanziariamente tre tipologie di costi:
- il tasso di interesse determinato dalla banca,
- la percentuale dovuta all’assicurazione,
- la quota destinata a finanziare la commissione per il Fondo di Garanzia attivato presso il Mef.
Il primo punto è quello che avrà come scopo quello di ripagare il prestito iniziale fornito dagli istituti bancari. La novità pensionistica introdotta dall’Ape volontaria è infatti basata sull’anticipo che verrà fornito dagli istituti di credito e che dovrà essere ripagato dal pensionato nel corso dei 20 anni successivi. Le ultime novità circa il tasso annuale nominale (Tan) lo fissano al 2,75%, leggermente al di sopra di quanti preventivato in autunno dal Governo (2,5%).
Inoltre dovrà essere compreso all’interno del costo totale dell’Ape volontaria anche quello relativo all’accensione di un’assicurazione obbligatoria. Il suo peso stimato secondo le ultime novità è per ora da stimarsi qualche punto al di sopra del 29% e servirà a fornire garanzie agli istituti nel caso sfortunato di premorienza e permetterà ai superstiti di avere diritto in ogni caso alla pensione di reversibilità.
Nel costo complessivo dell’Ape dovranno essere calcolate anche i costi derivanti dalla commissione per il Fondo di Garanzia presso il Mef. L’esborso relativo a questa voce dovrebbe essere in ogni caso esiguo: nelle notizie delle ultime ore si parla di una percentuale inferiore all’0,1% all’anno.
Novità pensioni 2017, quanto costerà nel complesso l’Ape volontaria e le variabili dell’anticipo pensionistico
Tutto compreso quindi si parla allo stato attuale in un costo medio pari al 4,6%-4,7% all’anno spalmati sui 20 che serviranno a coprire il prestito per una richiesta di pensione anticipata pari all’85% di quella finale. Le novità di questa settimana sono esattamente in linea con le previsioni diramate dal Governo nell’autunno dello scorso anno.
Va in ogni caso precisato che il costo complessivo per l’Ape volontaria potrà variare in considerazione delle due variabili che dovranno essere considerate dal lavoratore prima di acquisire l’anticipo pensionistico:
- la durata complessiva del prestito, che non potrà eccedere i 3 anni e 7 mesi,
- la percentuale sulla pensione finale che verrà erogata dall’Ape volontaria.
L’importo complessivo derivante dall’accezione del prestito per l’Ape dovrà quindi essere calcolato caso per caso e potrà variare a seconda delle esigenze specifiche di chi ne farà domanda. Fare richiesta di 6 mesi di anticipo pensionistico implica infatti un costo differente rispetto all’importo che verrà richiesto per 3 anni.
Novità pensioni 2017, i vincoli per accedere all’Ape volontaria
Per poter accedere all’Ape volontaria occorrerà inoltre far attenzione a degli specifici requisiti richiesti e aggiornati alle ultime novità pensioni. I vincoli a cui si dovrà sottostare nella domanda di anticipo sono i seguenti:
- l’Ape volontaria non potrà essere richiesta per più di 3 anni e 7 mesi,
- l’assegno dell’Ape non potrà essere superiore al 90% della pensione finale,
- l’Ape volontaria non può dare diritto ad un pagamento inferiore a 1,4 volte la somma della pensione minima; ad oggi l’asticella è quindi fissata ai 702,65€,
- il peso complessivo dei ratei totali non potrà eccedere il 30% della pensione. In questa percentuale dovranno essere inclusi sia l’esborso per l’Ape volontaria, sia l’importo derivante da altri mutui eventualmente contratti.
Per una definizione complessiva della misura di anticipo pensionistico si dovrà, come ricordato, aspettare le ultime novità pensioni che verranno dai prossimi giorni. Va comunque ricordato che il prestito effettuato con Ape volontario sarà corrisposto per 12 mensilità all’anno, contro le 13 della pensione effettiva.