Maturità 2015, novità su commissari e materie, possibile caos Clil

Maturità 2015, mentre si avvicina il tanto temuto appuntamento per centinaia di migliaia di studenti italiani, il Ministero dell’Istruzione ha reso note alcuni chiarimenti in merito all’esame di Stato del 2015, con importanti indicazioni su commissari, materie e lingue straniere.

I commissari interni

Innanzitutto, è stato precisato che, per quanto riguarda i commissari interni, dovrà essere sempre nominato chi ha insegnato la disciplina durante l’anno scolastico, anche se appartiene a una classe di concorso atipica.

Le lingue straniere al liceo linguistico

Nei licei linguistici, invece, la scelta della prima e della seconda lingua straniera (la prima sarà oggetto della seconda prova scritta) viene derogata alle singole scuole. Se tale scelta non stata già esplicitata nel Piano dell’offerta formativa, dovrà essere affrontata dai consigli di classe.

Cosa succede al liceo scientifico

Nel liceo scientifico “tradizionale” si conferma la decisione di affidare la materia di Italiano (commissario interno) sia ai docenti della classe di concorso “lettere negli istituti superiori”, che a quelli di “italiano e latino”; tuttavia, nel primo caso, se non si è in possesso della necessaria abilitazione, non si potranno esaminare i candidati in Latino. Per i maturandi del liceo scientifico ad indirizzo “scienze applicate” potranno capitare commissari esterni di matematica provenienti sia dalla classe di concorso “matematica” che da quella “matematica e fisica”, ma solo nel secondo caso potranno essere esaminati anche in fisica.

Gli istituti tecnici e professionali

Anche negli istituti tecnici e professionali si conferma che i commissari interni saranno coloro che hanno insegnato durante l’anno, mentre, nel caso di insegnamenti nati dalla fusione di indirizzi precedenti, i commissari esterni potranno provenire da uno o dall’altro degli indirizzi accorpati.

Possibile caos Clil?

Nessun chiarimento, al contrario, è giunto dal Ministero sulla questione della Clil, ovvero dell’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera. Quest’anno, per la prima volta, ne dovrebbe essere valutato il profitto in sede d’esame, ma non si ancora cosa succederà nelle tantissime scuole dove la Clil non è mai stata attivata per la mancanza di docenti in possesso delle necessarie competenze.