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Mario Draghi: Uomo dell’Anno 2012 per il Financial Times. L’intervista

venerdì 14 dicembre 2012, di Federica Agostini

Nel 2012 è Mario Draghi, presidente della BCE, ad essere eletto dal Financial Times come "Uomo dell’Anno". Un’intervista e un lungo editoriale celebrano la personalità del Governatore della Banca Centrale Europea che, secondo il giornale inglese, potrebbe essere ricordato come l’uomo che salvò l’Euro.

Uomo dell’anno

La nomina di Draghi a "Person of the year", scrive il giornale, si deve al ruolo centrale che egli ha avuto nella gestione della crisi dell’Euro, la grande storia del 2012.

Mario Draghi, più di ogni altra personalità influente d’Europa, è stato in grado di spronare ed incentivare i governi nazionali ad andare avanti e ad adottare le misure necessarie per "preservare la vita dell’Euro".

Whatever it takes

Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro

Se Draghi è l’uomo dell’anno, questa è la sua frase dell’anno: "Nei limiti del nostro mandato, la BCE è pronta a fare qualsiasi cosa necessaria per preservare (la vita) dell’Euro -pausa- e credetemi, sarà abbastanza".

Questa frase, così incisiva e determinata ha avuto, dal mese di luglio, l’effetto di placare i timori e le tensioni sui mercati valutari e, senza ombra di dubbio passerà alla storia come uno dei momenti di svolta nella storia della crisi dell’Euro.

Financial Times: chi è Mario Draghi?

Nato a Roma e rimasto orfano da adolescente, Draghi (65) è cresciuto con una zia e dopo la laurea all’Università di Roma La Sapienza, è stato accolto al MIT (Massachusetts Institute of Technology) per il dottorato di ricerca in economia.

Scrive il giornale inglese, la carriera di Draghi è assai varia: economista, banchiere Goldman Sachs, carriera alla banca centrale. Chi è Mario Draghi? Principalmente uno stratega, che parla lentamente e riflette a lungo, ma quando ha preso una posizione è assolutamente difficile dissuaderlo.

Seguito alla carica di Trichet da circa un anno, Draghi è riuscito a portare avanti il colloquio con la Germania (ancor più difficile sotto la guida di Trichet alla BCE) ed è stato determinante nel raggiungimento degli obiettivi durante l’anno 2012. Un anno fa sarebbe forse stato impossibile supporre un accordo sulla supervisione unica del settore bancario.

Scrive il FT: "è impressionante l’abilità di Draghi nel conquistare la fiducia dei mercati finanziari e della Cancelliera Merkel, almeno fino ad oggi". Aiuta certamente il temperamento freddo e distante del Governatore della BCE.

Draghi: l’uomo che salvò l’Euro?

"Passerà così alla storia, come ‘l’uomo che salvò l’Euro’?" Draghi sorride al giornalista del FT e risponde: "a mio avviso quest’anno sarà ricordato nella storia come l’anno in cui la prospettiva sul lungo termine per l’Euro e per la zona Euro è stata rilanciata".

Draghi: l’intervista del Financial Times

 I punti:

  • Cosa rappresenta il 2012 per l’Euro?
    Durante il 2012 sono stati raggiunti obiettivi fondamentali per la vita dell’Euro e compiuti passi in avanti verso la maggiore integrazione, spiega Draghi al giornalista:
    sul fronte dell’unione fiscale abbiamo il fiscal compact, sul fronte economico abbiamo stabilito delle forme di contratto che sanciscono le riforme strutturali e sul fronte dell’unione bancaria stiamo giungendo ad un passo decisivo verso la supervisione.

In ogni suo intervento, Draghi ripete e sottolinea come sia inutile scommettere contro la moneta unica, perché la frammentazione dei mercati è qualcosa cui bisogna fare attenzione per preservare la stabilità dei prezzi nella zona Euro.

  • Tassi di interesse debito e mercati finanziari, qual è la relazione?
    Draghi spiega al giornalista come buona parte dell’andamento dei mercati dipenda dal comportamento dei governi nazionali, per evitare i dissesti dei mercati e mantenere un certo livello di fiducia è necessario che i governi portino avanti i programmi di riforme strutturali ed i piani di revisione dei bilanci. Questo contribuirà ad allontanare le incertezze dei mercati.
  • OMT illimitato, ma condizionale. Perché?
    La condizionalità è elemento necessario all’attivazione del programma OMT che è potenzialmente illimitato, ma non incontrollato. Il programma OMT deve essere necessariamente bilanciato e, anche per questo, la condizionalità è un aspetto che sarà supervisionato dal UE, BCE e FMI (la "troika").
  • Su cosa fonda la credibilità della BCE?
    La BCE è un organo non eletto e la sua indipendenza è garantita dal mandato che ne sancisce, appunto, i limiti. Il mandato è approvato dalla politica europea eletta e, per questo, è necessario che l’aspetto della comunicazione e della divulgazione vengano enfatizzati ed approfonditi.
  • Austerity, è così necessaria?
    L’austerità è una misura dolente, spiega Draghi, ma necessaria alla zona Euro, perché tornare indietro a questo punto, significherebbe gettare via tutti i sacrifici fatti sino ad oggi.

Alla fine dell’intervista, Mario Draghi cita il sociologo Zygmunt Bauman "Ogni casa (Europea) è molto più esposta al rischio di perdere la propri identità se si espone senza la protezione, ovvero senza lo scudo Europeo".

Il video dell’intervista

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