Lettonia: arrestato per corruzione il governatore della Banca Centrale

Duro colpo per la Banca Centrale della Lettonia, il cui governatore, Ilmars Rimsevics è stato arrestato per corruzione.

Il 52enne, che è anche membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea, ha subito un lungo interrogatorio e secondo i media locali anche perquisizioni domiciliari in ufficio e nelle sue proprietà.

Per l’avvocato che lo difende si tratta di un arresto illegittimo, mentre da più parti a Riga si chiedono le sue dimissioni. Il governo, intanto, si è affrettato a rassicurare sulla situazione finanziaria del Paese.

Duro colpo per la Lettonia

Occhi puntati sulla Lettonia, dunque, da quando, domenica mattina, il primo ministro Maris Kucinskis ha annunciato l’arresto di Rimsevics affrettandosi a rassicurare su eventuali conseguenze per il sistema finanziario del Paese (che fa parte dell’Eurozona dal 2014): “Non ci sono segnali di possibili rischi per il sistema finanziario della Lettonia” ha dichiarato mentre oggi è intervenuto nuovamente sulla vicenda chiedendo le dimissioni di Rimsevics.

Gli hanno fatto eco anche altri membri del governo, il ministro dell’Economia Arvils Aseradens e la ministra delle Finanze Dana Reizniece-Ozola. In particolare quest’ultima dichiarato che

“Ogni giorno che passa in cui Rimsevics resta alla guida della Banca centrale peggiora significativamente la situazione. Penso che a questo punto sarebbe saggio se il signor Rimsevics decidesse almeno di dimettersi durante le indagini”.

Al momento non si registrano commenti sull’arresto da parte dai vertici della Bce, dove Rimsevics siede nel consiglio direttivo, mentre la Banca Centrale della Lettonia ha fatto sapere che la presidenza sarà affidata temporaneamente al vicepresidente dell’istituto senza però riferimenti alle indagini.

Ha parlato invece di “ arresto illegale ” il difensore del governatore, Saulvedis Varpins.

Intanto, oggi come annunciato dal vice primo ministro Arvils Aseradens, il governo si riunirà in via straordinaria per valutare l’andamento della vicenda mentre l’Eurogruppo è chiamato a decidere chi sarà il nuovo vicepresidente della Bce.
Il sistema bancario della Lettonia, infine, sarà al centro dell’incontro del consiglio di sicurezza nazionale chiamato a riunirsi nei prossimi giorni.

Usa conto Ablv

Lo scandalo che ha coinvolto nelle ultime ore Riemsevics – che era alla guida della Banca Centrale lettone da 16 anni - arriva dopo la decisione assunta qualche giorno fa dal Dipartimento del Tesoro Usa di sanzionare l’Ablv Bank of Latvia con accuse pesantissime.

Secondo gli americani

“il riciclaggio di denaro istituzionalizzato era una dei principali settori d’affari della banca”.

Insomma, l’Ablv sarebbe diventata un vero e proprio centro di riciclaggio internazionale, che avrebbe addirittura – secondo indiscrezioni riportate dall’agenzia Bloomberg – avuto un ruolo nel programma missilistico della Corea del Nord, favorendo “entità collegate” al Paese asiatico.

“Siamo decisi a utilizzare le nostre autorità economiche per agire contro le banche straniere che ignorano le salvaguardie contro il riciclaggio di denaro e diventano condotte per attività illegale diffusa”

aveva detto il sottosegretario Usa, Sigal Mandelker.

Ablv, dal canto suo, ha respinto ogni addebito, affermando che il rapporto conteneva “informazioni oltraggiose diffamatorie”.
A seguito delle sanzioni Usa, la situazione della terza banca lettone si è deteriorata e proprio per questo, nelle scorse ore, la Bce ha imposto una moratoria.

Non è chiaro se e quanto le due vicende abbiano a che fare l’una con l’altra, anche se al momento i media locali smentiscono eventuali collegamenti tra l’arresto di Rimsevics e lo scandalo Ablv.