Le migliori aziende dove lavorare: la classifica Great Place to Work 2014

Valentina Brazioli

13 Giugno 2014 - 14:42

Quali sono le migliori aziende dove lavorare? Ogni anno ce lo dice Great Place to Work, impegnata a stilare un’apposita classifica sui “best workplaces”. Tra conferme, new entry e l’assenza di imprese italiane tra le big, ecco dove sarebbe meglio spedire il proprio curriculum.

Le migliori aziende dove lavorare: la classifica Great Place to Work 2014

Quali sono le migliori aziende dove lavorare? Una domanda sempre piuttosto frequente, anche in una situazione di crisi occupazionale così grave da far pensare che forse, almeno per ora, sia meglio accontentarsi. Eppure, un’occhiata alla classifica sui “best workplaces” stilata ogni anno dall’istituto statunitense Great Place to Work, ci offre un interessante spaccato sulle realtà economiche sparse per il mondo, tutte ordinate secondo il livello di fiducia espresso direttamente dai dipendenti (tramite questionario) e l’analisi delle politiche di gestione delle risorse umane intraprese. Suddivise in multinazionali, grandi aziende (oltre i 500 dipendenti) e piccole e medie imprese (da 50 a 500 dipendenti), anche quest’anno tra le tante posizioni possiamo trovare conferme e new entry.

La migliore è ancora Microsoft; l’Europa non sfigura ma l’Italia è assente

Nessuna sorpresa ai vertici delle multinazionali, dove si piazza per il quarto anno di seguito Microsoft, confermandosi così come la miglior azienda in Europa. Al secondo posto, invece, troviamo la W.L. Gore Associates, in ascesa di ben tre posizioni, mentre la medaglia di bronzo se l’aggiudica la compagnia assicurativa Admiral Group, presente anche in Italia. Anche l’Europa, dal canto suo, non se la cava affatto male, e il vero exploit è quello francese: la società di consulenza informatica transalpina Davidson, infatti, è riuscita a scavalcare addirittura 7 posizioni, diventando così la prima tra le 25 grandi aziende in classifica. Scendendo ancora nelle dimensioni, ma non nella qualità del lavoro, il primato ancora una volta è tutto del Vecchio continente: in cima alle piccole e medie imprese troviamo l’azienda svedese dell’information technology Cygni. Prevedibile delusione, invece, per l’assenza del nostro Paese da tutte queste classifiche.

In crescita la fiducia

Potrà sembrare strano, eppure ciò che è emerso dalle analisi effettuate da Great Place to Work è una crescita di fiducia all’interno dei luoghi di lavoro in Europa. La crisi, infatti, pur avendo colpito duramente non ha impedito alle migliori aziende di continuare a investire e puntare sul cosiddetto “capitale umano”, soprattutto nei settori più altamente specializzati e di eccellenza. Secondo alcuni studi, chi sceglie di non delocalizzare, e di continuare a investire sui propri dipendenti, riesce a ottenere migliori risultati finanziari rispetto alla media delle altre aziende, comparabili per settore e area geografica.

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