Home > Altro > Archivio > Lavoro: ecco tutte le professioni a rischio nei prossimi 10 anni

Lavoro: ecco tutte le professioni a rischio nei prossimi 10 anni

domenica 20 luglio 2014, di Valentina Pennacchio

La crisi ha annientato il mercato del lavoro italiano, che non deve solo combattere con un tasso di disoccupazione del 12,6%, con conseguenza sul PIL, nonché sulla salute dei giovani italiani, ma anche con un mercato sempre più saturo, in cui sono in pericolo molte professioni.

Proprio in questi giorni la Cisl ha lanciato un monito importante: nel 2014 sono a rischio 136.616 posti nell’industria, in cui sono in bilico quindi oltre 10.000 posti al mese.

Se a questo dato aggiungiamo quello della Cgil, ore di Cig autorizzate a giugno -23% con "un’assenza completa di attività produttiva per più di 540.000 lavoratori" e "una perdita per ognuno di oltre 3.900 euro", capiamo la gravità della questione, i cui motivi sono evidenti a tutti.

Facendo un focus sui diversi settori industriali, la Cisl ha individuato quelli in cui sono più evidenti segnali di ripresa e/o recessione. Sul fronte della produzione sono 7 quelli “tendenzialmente in ripresa":

  • metallurgia;
  • mezzi di trasporto;
  • gomma e materie plastiche;
  • prodotti chimici e farmaceutici;
  • prodotti tessili e abbigliamento, alimentari.

Sono invece 6 i settori in recessione:

  • apparecchiature elettriche e non elettriche;
  • prodotti petroliferi raffinati;
  • macchinari e attrezzature;
  • computer e prodotti elettronica e ottica;
  • energia elettrica;
  • gas e acqua.

Se questa è la situazione imminente relativa al 2014, ci sono altre professioni a rischio nei prossimi 10 anni. Quali sono?

In un mondo sempre più paperless, secondo il rapporto 2014 di Career Cast, indagine condotta su un campione di 200 professioni, usando dati del Bureau of Labor Statistics, sono a rischio tutte le professioni collegate alla carta, in particolar modo:

  • postini;
  • tipografi;
  • taglialegna;
  • giornalisti.

Più resistenti invece tutte le professioni che hanno a che fare con numeri e statistiche, nonché i professori universitari.

Lo studio stima un calo del 13% delle assunzioni dei reporter entro il 2012, un dato che non stupisce vista l’espansione dei giornali online e che, a catena, produrrà una diminuzione di abbonamenti e ricavi da pubblicità, senza contare redazioni sempre più ridotte all’osso.

A rischio nei prossimi anni anche le professioni di:

  • agricoltore;
  • lettore di centralina;
  • agente di viaggio;
  • assistente di volo.

Potrebbe interessarti anche:

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.