La nuova legge approvata sul cyberbullismo dal Senato ha molte novità, ma rimane inutile. Ecco cosa prevede.
Cyberbullismo: il Senato ha approvato il nuovo disegno di legge, ma si tratta di una mossa inutile. Nonostante i cambiamenti previsti, non arginerà il bullismo online. Ecco perché.
Il disegno di legge contro il cyberbullismo è stato approvato dall’Aula del Senato. Di leggi contro il bullismo se ne è parlato tanto. Ora, oltre della riforma della legge contro il cyberbullismo presentata negli scorsi anni, è stata anche indetta una giornata contro il fenomeno, che sarà il prossimo 7 febbraio 2017. Grandi iniziative per fronteggiare il bullismo online, ma è tutto inutile.
Il bullismo, in varie forme, ha sempre fatto parte della società. Prima i bulli strappavano i fogli dei quaderni, ora sono online e creano il cosiddetto cyberbullismo. Si tratta di comportamenti diversi, ma la base è sempre la stessa, ed un disegno di legge non lo fermerà di certo.
A votare il disegno di legge è stata quasi l’unanimità dei Senatori: 224 sì, 1 no e 6 astenuti. Una votazione che sicuramente ha dato un bel messaggio, spinta anche dalle novità.
Ora nel nuovo disegno di legge ci sarà divisione tra la tutela degli adulti e quella dei minori, sempre più soggetti al cyberbullismo sui social network. Inoltre giocheranno un ruolo fondamentale le scuole ed il cosiddetto ammonimento, ma si tratta di provvedimenti inutili, ecco perché.
Perchè la legge contro il cyberbullismo è inutile
Per quanto ci possiamo convincere di poter arginare il fenomeno del cyberbullismo, dobbiamo capire che non ci riusciremo mai.
Giusto il voler tenere sotto osservazione i ragazzi, ma controllarli a vista d’occhio non elimina il fenomeno del cyberbullismo. Lo modifica solamente. I bulli, anziché agire online, troveranno altri modi ed altre strade per arrivare alle loro vittime. A quel punto sarà difficile identificarli o avere le prove della loro colpevolezza senza messaggi online che possano provare il loro coinvolgimento.
Nel disegno di legge si è parlato anche del ruolo delle scuole, ma una volta usciti dall’Istituto scolastico, perché i bulli non dovrebbe continuare i propri atti cyberbullismo? A quel punto non ci sarà nessuno a controllarli. I ragazzi, lasciati soli con i loro smartphone, PC e tablet, senza nessun controllo, inizieranno di nuovo a bullizzare le proprie vittime.
Invece di pianificare una legge che tuteli le vittime e faccia prevenzione, non sarebbe meglio agire prima all’interno della famiglia e della società? Non è il caso di educare i ragazzi a non essere dei bulli invece di dare indicazioni alle vittime di cyberbullismo sul come denunciare i loro carnefici, che neanche dovrebbero esistere?
Cyberbullismo: cosa dice il disegno di legge?
Nel disegno di legge approvato dal Senato, sono state apportate diverse novità rispetto al precedente del 2015. Ora la vittima di cyberbullismo avrà più potere decisionale. Anche se minorenne e senza che i genitori lo sappiano, chi ha subìto atti di bullismo online potrà chiedere al gestore del sito di oscurare e/o rimuovere il contenuto incriminato.
Nel caso in cui il gestore ignori la richiesta, la vittima dell’attacco di cyberbullismo potrà andare dal Garante della Privacy insieme ad uno dei genitori. A quel punto i provvedimenti dovrebbero scattare entro 48 ore.
Nel disegno di legge inoltre sarà anche istituito un Tavolo tecnico interministeriale presso la Presidenza del Consiglio, che dovrà coordinare gli interventi e programmare un piano integrato contro il cyberbullismo. Inoltre sarà stabilita la cosiddetta procedura di ammonimento. Si tratta di un sistema già presente anche nella legge anti-stalking, che sarà attivata sui bulli con più di 14 anni. Chi è stato vittima di questa procedura di ammonimento per cyberbullismo se ne libererà solo con la maggiore età.
Il ruolo della scuola contro il cyberbullismo
Il nuovo disegno di legge votato dal Senato ha visto novità importanti anche sulla scuola. Ora l’Istituto scolastico avrà un ruolo fondamentale per combattere il fenomeno del cyberbullismo. Ogni scuola dovrà scegliere un professore, che avrà il ruolo di contrastare e prevenire il cyberbullismo all’interno dell’Istituto scolastico.
Il professore che ricopre questo ruolo, se lo riterrà opportuno, per combattere il cyberbullismo, potrà anche chiedere la collaborazione della Polizia.
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