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La crisi affama le famiglie: 6 italiani su 10 costretti a risparmiare sul cibo
venerdì 4 ottobre 2013, di
Tirare la cinghia non è più solo un eufemismo. Gli effetti del perdurare della crisi economica in Italia arrivano ormai a colpire anche i bisogni essenziali delle famiglie, sempre più in difficoltà nel far quadrare i conti a fine mese. A causa del crollo del potere di acquisto che prosegue nel 2013, il 57% degli italiani è stato infatti costretto a scegliere a prodotti più economici nel largo consumo. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat, sulla base dei dati Nielsen relativi al secondo trimestre 2013.
COLDIRETTI: Effetti recessivi dell’aumento IVA
A preoccupare, sottolinea la Coldiretti, è l’effetto recessivo che il calo del potere di acquisto sta provocando sull’intera economia, che rischia di essere alimentato dal recente aumento dell’aliquota Iva. Sei italiani su dieci, continua la Coldiretti, hanno tagliato le spese per l’alimentazione, che ha raggiunto il livello più basso degli ultimi venti anni. Nel 2013 il crollo è proseguito con le famiglie che hanno ridotto gli acquisti a tavola, dall’olio di oliva extravergine (-9%) al pesce (-13%), dalla pasta (-9%) al latte (-8%), dall’ortofrutta (-3%) alla carne, sulla base delle elaborazioni su dati Ismea-Gfk Eurisko relativi ai primi otto mesi dell’anno.
ISTAT: Potere acquisto famiglie - 4,7%
Il reddito disponibile delle famiglie è sceso in termini correnti del 2%, mentre il potere d’acquisto è diminuito del 4,7%, toccando così il calo peggiore dal 1990, inizio delle serie. Lo ha comunicato ieri l’Istat, diffondendo i dati aggiornati sul 2012 e spiegando come anche la propensione al risparmio abbia toccato i minimi da 22 anni. Drammatici anche i dati sui consumi delle famiglie: considerando le quantità, l’Istat rileva dei tonfi del 9,9% per l’abbigliamento e dell’8,6% per i trasporti. In realtà a flettere sono tutte le voci, compresa l’istruzione, la sanità e l’alimentare. Insomma, l’aggiornamento dei dati chiave sul 2012 restituisce il quadro di un Paese in recessione sotto tutti i fronti.
CODACONS: Stangata da 1.642 euro a famiglia
Un calo giudicato dal Codacons’’drammatico’’, che spiega come il dato dell’Istat tradotto in cifre comporti, per una famiglia di tre persone, ’’una perdita equivalente a 1.642 euro’’, che diventano 1.809 per un una di quattro. Secondo l’associazione a tutela del consumatore, si tratta di ’’una stangata tanto invisibile quanto disastrosa’’. Ecco perché, aggiunge:
È prioritario che nella legge di stabilità si intervenga finalmente e seriamente sulle famiglie, per ridare capacità di spesa al ceto medio ormai diventato povero.
ASS. CONSUMATORI: - 262 euro a famiglia per spesa alimentare
Un quadro complessivamente allarmante che, nel corso del 2013, non ha dato alcun segno di miglioramento. Anzi è addirittura peggiorato. Così Adusbef e Federconsumatori commentano i dati Istat, spiegando:
Le famiglie si trovano ormai in una condizione di profondo disagio, lo dimostra la tendenza a tagliare drasticamente persino gli alimentari. Tale diminuzione, secondo le nostre rilevazioni, nel 2013 sarà pari al -4,6%, che equivale ad una contrazione di spesa di oltre 262 euro annui a famiglia solo per l’alimentare.