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La Spagna subisce il colpo duro della crisi. Mai così dal 1997, dati BCE
martedì 28 agosto 2012, di
Depositi a picco e fuga dei capitali; la Spagna subisce il duro colpo della crisi finanziaria. Le statistiche di luglio ad opera della BCE rivelano come consumatori e aziende preferiscano spostare capitali e prelevare risparmi, lasciando spazio ad uno scenario mai registrato dal 1997.
I depositi privati sono scesi di almeno il 5%, come rivelano i dati resi noti dalla Banca Centrale Europea, la caduta più grande mai registrata dall’inizio dei rilevamenti statistici.
Banco de España: è l’effetto dell’estate
La banca centrale spagnola, da Mardid, cerca di attutire il colpo indicando come causa del down la stagione estiva: "A luglio, in genere, i depositi tendono a diminuire a causa di fattori stagionali. Le famiglie prelevano dai depositi per le vacanze estive e le aziende devono pagare le tasse" è quanto riferito dal portavoce del Banco de España.
Durante il luglio del 2011 i depositi sono scesi del 1.5%, l’anno precedente del 1.3%, suggerendo che lo scorso mese sia accaduto qualcosa di diverso rispetto al solito.
Volo di capitali? Già visto
La fuga e il volo dei capitali è un episodio che si ripete nella storia; durante i periodi di recessione i consumatori devono attingere ai risparmi, visto che gli introiti diminuiscono e chi ha capitali da proteggere, li sposta altrove.
Durante il secondo trimestre, la Spagna annaspa sotto il peso della crisi e a cercare di non affogare sono i consumatori; si stima che virtualmente un terzo della forza lavoro sia attualmente disoccupata.
L’esperienza della Grecia
Sembra di rivedere la storia della Grecia? Non c’è di che meravigliarsi; dopo le elezioni di giugno i depositi in Grecia hanno ricominciato a respirare (sebbene flebilmente).
Quando, soprattutto a maggio, era forte la speculazione riguardo alla possibilità dell’uscita della Grecia dalla moneta unica, la banca centrale ellenica viveva la stessa situazione.
I dati di luglio rispetto alla Grecia, infatti, mostrano un aumento del 2% dei depositi del settore privato, dopo una caduta del 5% del mese precedente.
Le scorte di valuta BCE
I depositi in Irlanda sono aumentati dell’1%, rimanendo invariati in Portogallo e in Italia.
Le fluttuazioni sui dati mensili possono essere comprensibili, spiegano gli analisti. Tuttavia, consecutivi e violenti colpi verso il basso sono insoliti, per paesi con un sistema bancario stabile.
I dati della BCE sono calcolati sull’intera area Euro e differiscono dalle stime delle banche centrali nazionali. Queste misurazioni, infatti, escludono i depositi dei governi e delle istituzioni finanziarie.
Traduzione per Forexinfo.it a cura di Federica Agostini - Fonte: Thomson Reuters