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La Germania fa un appello alla popolazione del Regno Unito: non lasciate l’Unione Europea
domenica 24 febbraio 2013, di
Il presidente della Germania ha fatto un appello al popolo del Regno Unito per rimanere un membro dell’UE, in un discorso destinato a contrastare l’euroscetticismo in tutto il continente.
"Care popolazioni d’Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, cari nuovi cittadini britannici”, ha dichiarato Joachim Gauck. "Vorremmo che rimaneste con noi".
Il suo appello all’orgoglio e al patriottismo britannico. "Durante la seconda guerra mondiale, i vostri sforzi hanno contribuito a salvare la nostra Europa, che è anche la vostra Europa", ha detto, sottolineando a Berlino una forte preoccupazione che un referendum nel Regno Unito, promesso da David Cameron, il primo ministro, potrebbe veder vincere un voto britannico per lasciare l’Unione europea.
"Saremo in grado di affrontare le sfide future solo se lavoriamo insieme. Più Europa non può significare un’Europa senza di voi”.
Il significato dell’appello
Il discorso, consegnato a un pubblico di invitati a Schloss Bellevue, la residenza presidenziale della capitale tedesca, e trasmesso in diretta, è stato trainato come una riaffermazione fondamentale dell’impegno europeo della Germania. Come presidente della nazione, il sig Gauck è visto come la coscienza apolitica della nazione e un garante dei valori nazionali.
Ha respinto le accuse secondo cui la Germania stesse cercando di intimidire i suoi partner dell’Unione europea, o imporre le sue idee su di essa in materia di regole per uscire dalla crisi dell’eurozona.
"Sono preoccupato del fatto che il ruolo della Germania nel processo europeo sia attualmente guardato con scetticismo e diffidenza da alcuni paesi", ha detto. È stato scioccato nel vedere quanto velocemente la percezione fosse diventata distorta “come se la Germania di oggi stesse continuando nella tradizione delle politiche tedesche delle grandi potenze, o addirittura dei crimini tedeschi".
A differenza di altri Stati membri dell’UE, neanche un singolo populista o nazionalista aveva vinto un seggio nel parlamento tedesco, ha detto il signor Gauck. Ma poi ha detto, “Se i commenti critici sono stati sprezzanti o anche sdegnosi nel tono, allora ciò non è solo moralmente riprovevole, ma anche politicamente controproducente. Questa unione è caratterizzata da un dare e un avere. Essa si basa sui principi della reciprocità, della parità dei diritti e dei doveri".
Non è solo una crisi economica
Rivolgendosi a un pubblico in cui erano presenti anche giovani tedeschi e diplomatici europei, il signor Gauck è stato attento a non criticare la gestione della crisi dell’eurozona compiuta da Angela Merkel, il cancelliere. "Questa non è solo una lotta per la nostra moneta", ha detto. L’Europa sta affrontando più di una semplici crisi economica. "È anche una crisi di fiducia nell’Europa come progetto politico”.
"Quando vedo tutti i segni dell’impazienza della gente, la stanchezza e la frustrazione, quando sento parlare di sondaggi che mostrano un popolo non sicuro di voler perseguire una “più Europa”, mi sembra che ci stiamo soffermando su una nuova soglia”. Il “più Europa” è stato necessario - non da ultimo per stabilizzare la moneta unica - ma questo ha portato ad una visione più chiara del futuro. L’Europa è stata unita non da antiche battaglie o da monumenti polverosi, ma dai suoi valori comuni e dallo Stato di diritto.
"Noi rimaniamo insieme per la pace e per la libertà, per la democrazia e per lo Stato di diritto, l’uguaglianza, i diritti umani e la solidarietà. Tali valori europei sono stati "fissati nei trattati, sanciti dalla legislazione”, ha aggiunto, con una scelta di parole che potrebbe allarmare più elettori britannici monarchici o euroscettici. "Essi costituiscono un punto di riferimento per la nostra visione del mondo repubblicano", ha aggiunto.
Ha ripetuto due volte la sua necessità di lavorare per una "res publica europea", le parole latine che sono la radice della parola "repubblica". Più precisamente, e per le orecchie britanniche più rassicurante, possono anche essere tradotte come "Commonwealth".
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Financial Times |