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L’Italia vista dall’estero: risultato elezioni presidenziali? Due vincitori e un perdente

martedì 23 aprile 2013, di Erika Di Dio

Giorgio Napolitano è stato rieletto come presidente per la seconda volta, ma questo non risolverà l’instabilità politica di fondo che il paese deve ancora affrontare. Tuttavia, dovrebbe almeno aiutare a scongiurare la necessità di nuove elezioni generali per il momento.

La stampa estera ha tratto le sue conclusioni dalla vicenda ed ecco i risultati in termini di vincitori/perdenti.

Silvio Berlusconi: Grande vincitore

Che vi piaccia o no, il modo in cui Berlusconi ha gestito le elezioni presidenziali è stato magistrale. Ha evitato l’elezione di candidati ’ostili’ (si pensi all’ex presidente della Commissione europea Romano Prodi o al professor emerito di Diritto Civile Stefano Rodotà, uomo di Beppe Grillo). Qualsiasi nuovo governo sarà dipendente dal sostegno del suo partito - esattamente ciò che "il Cavaliere" ha voluto fin dall’inizio. Il centro-sinistra è allo sbando, e la sua alleanza di centro-destra è ora in testa in tutti i sondaggi di opinione. Non sorprende che Silvio era così raggiante quando la rielezione di Napolitano è diventata ufficiale sabato sera.

Beppe Grillo: Vincitore

Anche Beppe Grillo viene fuori come un vincitore, anche se la sua vittoria è destinata a diventare più evidente nel lungo periodo. Il candidato alla presidenza del Movimento cinque stelle Rodotà era di alto profilo. Eppure, Rodotà è stato ignorato dal Pd di Bersani - che non hai mai realmente considerato di dargli supporto senza dare alcuna spiegazione plausibile. Le condizioni ideali per Grillo per rivendicare "un golpettino istituzionale furbo" si stavano materializzando. Ci si aspetta un aumento del sostegno popolare per il Movimento cinque stelle nel corso delle prossime settimane.

Pier Luigi Bersani: grande perdente

Con un paio di decisioni strategiche di basso livello, Bersani ha spinto il suo partito verso la rottura e ha perso il suo alleato di sinistra SEL. Dopo aver detto addio a quella che sarebbe potuta essere l’unica opportunità della sua vita di diventare Primo Ministro italiano, ha dovuto dimettersi anche dalla carica di capo del partito. E il suo partito sarà al governo con Berlusconi ancora una volta - un’opzione a cui si era fermamente opposto. Bersani è scoppiato in lacrime quando Napolitano è stato rieletto. In parte potrebbero essere lacrime di sollievo in quanto ciò pone fine al suo calvario.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: OpenEurope

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