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Italia: uscita dall’euro? Grave rischio tra due anni
domenica 7 aprile 2013, di
Secondo delle recenti stime, la situazione italiana potrebbe essere ancora peggiore rispetto a quello che si pensa ora: infatti, si stima che se fra due anni la recessione continuerà di questo passo, il debito italiano toccherà quota 140%, ossia un livello insostenibile come dichiarato recentemente per Cipro, per un paese appartenente alla moneta unica.
Cosa succederebbe?
Le conseguenze sarebbero drammatiche per un punto fondamentale: quello politico, che al momento sta attraversando una fase di incertezza e divisione forse come mai prima. Infatti, quando il debito supera il 120% del Pil, di solito viene messo in atto un cambiamento di governo che affida le decisioni a governi tecnici, ma oggi questa soluzione sarebbe totalmente non fattibile.
Non si può pertanto negare che le decisioni che verranno prese in materia politica in queste settimane saranno di fondamentale importanza per il futuro del nostro paese, che altrimenti potrebbe dover fronteggiare una scelta tra Europa e autoritarismo.
Il paese potrebbe dichiarare fallimento, perché con un parlamento diviso, non sarebbe neanche possibile sottoscrivere un programma di assistenza finanziaria con le istituzioni europee. L’Italia potrebbe fare la stessa fine di Cipro quindi: prelievo forzoso, depositi bancari congelati e rigidi controlli sui movimenti di capitale.
Siamo pronti quindi a fare la scelta giusta?