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Istat: inflazione (preliminare) Italia in calo a settembre. Ecco i motivi
venerdì 30 settembre 2016, di
L’inflazione in Italia è in calo a settembre - base mensile - secondo i dati appena rilasciati dall’Istat e come si può osservare sul nostro Calendario Economico.
Come si legge sul report Istat, l’inflazione in Italia su base annua è aumentata dello 0,1%, mentre nella rilevazione precedente aveva fatto registrare una flessione dello 0,1%. Il consensus degli analisti sull’inflazione in Italia è stato rispecchiato.
Su base mensile, invece, l’inflazione in Italia ha subito un decremento dello 0,2% rispetto ad agosto, quando l’indice dei prezzi al consumo aveva fatto registrare un incremento dello 0,2%. Gli analisti avevano previsto un’inflazione in calo dello 0,3%.
L’indice armonizzato mensile dei prezzi al consumo è poi aumentato dell’1,9%. Nella rilevazione precedente era diminuito di 0,1 punti percentuali e gli analisti avevano previsto un forte aumento dell’indice del 2%.
Infine, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo su base annua è passato dal -0,1% della precedente rilevazione a +0,1% di quella attuale. Gli analisti avevano previsto un incremento dell’indice di 0,1 punti percentuali. Aspettative confermate dunque.
Istat su inflazione Italia: i dati del report su base mensile
Come già accennato, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione in Italia, ossia l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento dello 0,1% rispetto a settembre 2015.
Istat: inflazione in crescita su base mensile. I motivi
L’inflazione in Italia è dunque tornata a crescere seppur di poco. Questa inversione di tendenza è da attribuire, secondo l’Istat, al ridimensionamento della flessione dei prezzi dei beni energetici sia non regolamentati (-2,7%) sia regolamentati (-4,1%) e, in misura minore, alla ripresa della crescita tendenziale dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+1,1%).
Istat su inflazione: i prezzi
Rispetto a settembre 2015, i prezzi dei beni hanno fatto registrare una flessione pari a -0,2%, mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi è sceso a +0,4% (da +0,5%). Di conseguenza, rispetto ad agosto 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si è ridotto di quattro decimi di punto percentuale secondo l’Istat.
Secondo l’Istat la diminuzione su base mensile dell’indice generale dei prezzi al consumo è stata determinata dai cali congiunturali - dovuti soprattutto a fattori stagionali - dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono diminuiti dello 0,1% su base mensile ma non hanno registrato variazioni su base annua, da +0,6% di agosto. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto sono invece aumentati dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,2% in termini tendenziali secondo l’Istat.